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Economia

Formazione 4.0: accordo tra Impresa e i sindacati Cgil, Cisl e Uil

L’intesa per agevolare le aziende nell’usufruire dei benefici fiscali riguardanti la formazione, previsti dal “Piano Nazionale Industria 4.0”

Lo scorso 24 giugno Impresa, associazione dell’Industria e delle Piccole e Medie Imprese, ha sottoscritto un accordo quadro con i sindacati Cgil, Cisl e Uil per agevolare le aziende nell’usufruire dei benefici fiscali riguardanti la formazione, previsti dal “Piano Nazionale Industria 4.0”. Presenti alla firma, per Impresa, il direttore generale Saverio Motolese e il delegato alle relazioni industriali Gianluca Marchionne; per la Cgil Frosinone-Latina il segretario Dario D’Arcangeli, per la Cisl Latina il segretario Roberto Cecere e per la Uil Latina il segretario Luigi Garullo.

"La Legge di Bilancio 2018 (Legge n.205 del 27 dicembre 2017), al fine di favorire il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal Piano Nazionale Impresa 4.0 - viene spiegato in una nota -, vuole stimolare gli investimenti nella formazione del personale in materia di tecnologie abilitanti. Le aziende in questo modo possono usufruire di un credito di imposta fino al 50% del costo orario lordo dei dipendenti impegnati in formazione, nel limite massimo di 300.000 euro per ciascun beneficiario”.

Le aziende aderenti ad Impresa che vorranno beneficiare del credito d’imposta formazione 4.0, saranno tenute a seguire l’iter tracciato nell’accordo tra l’associazione e i sindacati: l’imprenditore dovrà condividere il piano formativo con il sindacato interno, Rsu o Rsa; qualora l’azienda sia sprovvista di rappresentanza sindacale dovrà presentare il piano formativo alla Commissione Territoriale, composta da Impresa e Cgil, Cisl e Uil, prevista dall’accordo. Una volta che il piano sarà condiviso e approvato, le parti sociali provvederanno a sottoscrivere specifico verbale di accordo che avrà ad oggetto il piano formativo dell’azienda da depositare, anche tramite Impresa, presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro.

Chi volesse usufruire di tale incentivo fiscale ha tempo fino al 31 dicembre 2019, data oltre la quale, allo stato attuale, non sarà più possibile beneficiare della formazione 4.0 a meno che non venga riconfermata dalla nuova Legge di Bilancio. La formazione può essere effettuata da agenzie formative esterne all’azienda, accreditate presso la Regione Lazio o certificate ISO 9001 settore 37 (settore formazione). Oppure ci si può avvalere di personale interno, purché il soggetto abbia un requisito di competenza sulle materie trattate. In questo modo, egli stesso può vedersi scaricare del 30% il credito di imposta in busta paga sul costo orario.

“L’accordo stipulato tra Impresa e Cgil, Cils e Uil - ha dichiarato il direttore generale di Impresa Saverio Motolese - dimostra come un dialogo e un confronto costruttivo tra aziende e sindacati possa generare strumenti concretamente utili all’accrescimento delle competenze specifiche dell’aziende e dei lavoratori, rimanendo sempre al passo con le novità che riguardano il settore tecnologico e della digitalizzazione.”

“A tal riguardo Impresa ha strutturato un servizio specifico per supportare le aziende - ha detto Giampaolo Olivetti, presidente di Impresa -. Le tecnologie abilitanti sono ritenute fondamentali per la crescita e l'occupazione, poiché sviluppano miglioramenti tecnologici attraverso esperienze di ricerca capaci di rivitalizzare il sistema produttivo. E’ sicuramente limitante provare a fare una catalogazione delle Tecnologie Abilitanti 4.0, perché è un mondo in evoluzione: per fornire una panoramica esaustiva delle principali tecnologie, si partirà da quelle individuate dal Ministero dello sviluppo Economico, con il Piano Nazionale Industria 4.0: l’Internet delle Cose, il Cloud, i Big Data e gli Analytics, la Simulazione, la Cybersecurity, la Realtà Aumentata, la Manifattura Additiva, la Robotica e l’Automazione Avanzata, l’Integrazione Orizzontale e Verticale. Il mondo del manifatturiero è oggetto di una trasformazione rivolta non solo a migliorare l’efficienza dei processi, ma anche le potenzialità associate ai prodotti. Parliamo di Trasformazione digitale, Industria 4.0 che investe tutti gli aspetti del ciclo di vita delle imprese che vogliono aumentare competitività, offrendo un supporto negli investimenti, nella digitalizzazione dei processi produttivi, nella valorizzazione della produttività dei lavoratori, nella formazione di competenze adeguate e nello sviluppo di nuovi prodotti e processi”.

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