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Economia

"Forum Russia", 90 aziende dell’area di Latina all'incontro di Unicredit e Cciaa

Gli esperti del Gruppo bancario hanno incontrato i rappresentanti delle aziende locali in un appuntamento volto a fornire strumenti e conoscenze necessari per aprire la propria attività imprenditoriale a nuovi mercati

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

La Russia rappresenta un "trampolino di lancio" ideale per avviare o intensificare l'export in mercati ad elevato tasso di crescita e UniCredit, grazie alla propria estesa rete di filiali, intende proporsi come partner privilegiato nel supporto allo sviluppo del business delle imprese italiane all'estero. Con questa finalità è stato pensato e sviluppato il "Forum Russia" che si è svolto oggi a Cisterna di Latina presso la sede Sala Conferenze della STIM SRL. Un appuntamento realizzato grazie all'unione delle competenze degli esperti dei mercati esteri di UniCredit, che insieme hanno permesso la realizzazione degli incontri ai quali hanno preso parte oltre 90 imprenditori dell'area di Latina.

Dopo i saluti iniziali di Vincenzo Zottola, Presidente CCIAA Latina e di Mario Fiumara, Vice Responsabile per il Centro Italia di UniCredit sono seguiti gli interventi di Pietro Pasqualucci, Responsabile International Center - ZAO UniCredit Bank sul tema "Investire in Russia: lo scenario di business e il supporto di UniCredit alle imprese"; e di Raffaele Caldarone, Responsabile Desk Russia - NCTM Studio legale Associato, che ha illustrato le principali tematiche legali nelle strategie di internazionalizzazione in Russia. Giuseppe Esposito, Presidente STIM Srl ha portato la sua testimonianza come azienda.

Al termine degli interventi, le aziende partecipanti hanno potuto approfondire i dettagli di loro interesse incontrando individualmente i relatori.

"L'ampia partecipazione delle aziende ad eventi come questo - ha detto Mario Fiumara, Vice Responsabile di UniCredit per il Centro Italia - ci conferma quanto sia apprezzata oggi la nostra scelta fornire un sostegno concreto e operativo agli imprenditori che già operano su mercati oltre confine o che vogliono ampliare il proprio business all'estero. Per le realtà produttive del territorio, in particolare, vogliamo aprire una porta d'accesso privilegiata per entrare in contatto con un mercato come quello russo, caratterizzato da un'economia dalle notevoli potenzialità. UniCredit ha nel suo DNA il supporto alle imprese interessate al business oltre confine che fa leva sugli International Centers, uffici specializzati nel business crossborder. Uno degli International Center di UniCredit è attivo a Mosca e negli ultimi quattro anni ha visto crescere circa del 25% annuo i ricavi legati alla clientela corporate "italiana".

La Russia è una delle dieci maggiori economie al mondo in termini dimensionali. In termini di PIL è oggi il terzo mercato emergente dopo Cina e Brasile. Costituisce oggi il crocevia di importanti processi di integrazione e una forte concentrazione di risorse finanziarie internazionali volte anche a favorire e supportare una nuova stagione industriale per gli attori locali, attraverso il trasferimento di know-how imprenditoriale italiano che da sempre ha caratterizzato l'evoluzione dei distretti industriali nella nostra regione. Quello russo si configura come un mercato con interessanti prospettive di crescita e una piattaforma strategica per l'area dell'est europeo.

L'export verso i mercati emergenti è diventata l'ancora di salvezza per molte aziende italiane, specie per quelle più dinamiche ed innovative. Già da qualche anno le note positive per l'economia italiana vengono proprio dalla performance delle nostre imprese sui mercati esteri. L'export italiano in Russia ha ormai superato i 10 miliardi di euro e rappresenta circa il 4-4.5% del totale importato dalla Russia e circa il 3% dell'export totale dell'Italia. Il segnale che ci giunge dai primi dati del 2013 è positivo trainato dai settori della meccanica strumentale (24% dell'export italiano) e dalla Moda (20%).

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