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Economia

Imprese, rallenta la crescita nella provincia di Latina: i dati del 2022

I dati di Movimprese dell'osservatorio Osserfare elaborati dalla Camera di Commercio. Tra i settori meglio quello edile, male le attività di servizi e ristorazione

Dopo la crisi dovuta alla pandemia da Covid-19, gli effetti della guerra in Ucraina e dell’inflazione hanno pesato anche sulle aziende della provincia di Latina. Come sempre sono i dati di Movimpresa dell'osservatorio Osserfare elaborati dalla Camera di Commercio di Latina e Frosinone a restituire una fotografia sulla situazione attuale nel territorio pontino. 

A un primo sguardo, nella graduatoria regionale per tasso di crescita, il Lazio si colloca in pole position (+1,55% il relativo tasso, a fronte dello +0,79% nazionale), allungando in misura significativa la distanza rispetto alle regioni immediatamente seguenti (Sardegna, Lombardia e Puglia). Entrando più nello specifico sul locale, il bilancio nei territori di Frosinone e Latina è positivo per 1.154 imprese a fronte, però, delle 1.634 aggiuntive dello scorso anno, con un -30% in termini relativi; tuttavia si mantiene superiore ai valori riferiti all’annualità pre-covid (+753 unità il saldo del 2019). "La performance più contenuta - spiegano dalla Camera di Commercio - è condivisa da entrambi i territori", quello ciociaro e quello pontino, "rispetto alle dinamiche da record dello scorso anno, con una maggiore accentuazione nella provincia di Latina per effetto del più evidente rallentamento delle iscrizioni (-8%, in linea con i valori regionali)".

Come si può vedere dalla tabella in basso, nel territorio pontino sono 57.497 le aziende registratene 2022 sono state oltre 3mila le nuove iscrizioni, a fronte di 2.438 cessazioni con un saldo di 600 al termine dell’anno appena concluso.

Imprese dati Camera di Commercio 2022

Per quanto riguarda i singoli settori, spiegano dalla Camera di Commercio, quello che fa segnare segni di maggiore vitalità “rispetto allo scorso anno, si conferma il fattore compensativo dell’edilizia, trainata dagli incentivi e dalle gare previste dal Pnrr sulle infrastrutture, sebbene rallenti la corsa a tutti i livelli territoriali in ragione delle perduranti incertezze normative connesse al Superbonus e al peggioramento delle condizioni di approvvigionamento, che ha determinato frizioni crescenti nelle revisioni dei prezzi dei lavori. Seguono le attività professionali scientifiche e tecniche, che rispetto alla scorso anno mantengono un buono sprint; altrettanto le attività immobiliari, mentre il segmento turistico ricettivo, pur avendo beneficiato del miglioramento dei flussi di turisti, mostra un rallentamento diffuso a tutti i livelli territoriali”. Facendo parlare i numeri nel territorio pontino, nel settore edile, che conta 7.635 imprese, le iscrizioni sono state superiori alle cessazioni, così come accade anche per le attività immobiliari e per quelle professionali in ambito tecnico e scientifico. Dato peggiore, invece per le attività di servizi e ristorazione a fronte di 102 iscrizioni si contano, infatti, 192 cessazioni.

Imprese dati Camera di Commercio 2022_1

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