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Economia

Imprese, Latina e il resto del Lazio resistono: segnali incoraggianti con l’inizio del 2021

I dati Movimprese relativi al primo trimestre: tasso di crescita dello 0,35% in tutta la regione, al di sopra della media nazionale come anche quello registrato nella provincia pontina, +0,21%

Le imprese della provincia di Latina e del resto del Lazio resistono. Questo quanto emerge dai primi dati Movimprese relativi al primo trimestre del 2021 che sono stati diffusi dalla Camera di Commercio di Frosinone e Latina.

“Un’apertura d’anno che restituisce segnali incoraggianti atteso, che in uno scenario attanagliato dalla morsa della pandemia, le dinamiche dei primi tre mesi mostrano una crescita inconsueta in serie storica; un rimbalzo senza precedenti a tutti i livelli territoriali che complessivamente contiene una congiuntura a direzioni multiple.

Ad una prima analisi emergono indicazioni su scala nazionale che la traiettoria già emersa nel corso del 2020 stia proseguendo, atteso che la gran parte della crescita è trainata dal settore delle costruzioni, la cui espansione si conferma di dimensioni macroscopiche grazie all’incentivo dell’ecobonus sulle ristrutturazioni. L’ulteriore evidenza è che gli esiti complessivi sono determinati da indici di natalità più sostenuti, a fronte di cessazioni in ridimensionamento a tutti i livelli territoriali; fa eccezione il settore turistico-ricettivo, che comunque su scala nazionale contiene la perdita di circa il 60%”.

Ed è un anno, il 2021, “che, seppure si apre all’insegna della discontinuità”, spiegano dalla Camera di Commercio, “conferma il Lazio in vetta alla graduatoria regionale (+0,35%, a fronte del +0,08% nazionale); il bilancio nei territori di Frosinone e Latina è positivo per 200 imprese, a fronte della sottrazione di circa 500 nel primo trimestre dello scorso anno, e da conto di una dimensione imprenditoriale in grado di reagire alla tempesta virale in corso”.

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“E’ con piacere che si inoltrano le prime elaborazioni dei dati Movimprese - ha voluto sottolineare il presidente Acampora - che appaiono alquanto positive per le province di Frosinone e Latina. Normalmente le cancellazioni si concentrano nel primo trimestre di ogni anno, ma indubbiamente le attese legate ai benefici ed agli effetti dei vari decreti ristori sembrano aver, quantomeno, posticipato possibili cessazioni di attività. Dobbiamo attendere i prossimi mesi per poter avere l’effettivo polso della situazione venutasi a creare a seguito della crisi pandemia. Seguiranno ulteriori analisi delle risultanze di demografia imprenditoriale riferiti al primo trimestre per valutare l’effettiva dimensione settoriale”.

Il report

Nello specifico, come riportato nel report Movimprese, il Lazio nel primo trimestre del 2021 risulta essere la prima regione italiana per saldo attivo delle imprese: +2.322 (11.097 le iscrizioni a fronte di 8.775 cessazioni).. "Il tasso di crescita delle imprese nel Lazio, nel primo trimestre dell’anno, è stato pari a +0,35%, contro una media nazionale dello +0,08%. Il numero totale delle imprese registrate, al 31 dicembre 2020, è pari a 656.137. Tutte le province della regione, tranne Rieti, registrano un valore positivo e superiore alla media italiana. Nei primi tre mesi dell'anno la crescita del numero delle imprese è stata del +0,16% a Frosinone, del +0,21% a Latina, del +0,42% a Roma, del +0,20% a Viterbo e -0,21% a Rieti", spiega il report.

"Pur in una situazione di estrema sofferenza dettata dal perdurare dell'emergenza sanitaria, i dati diffusi oggi dalla rilevazione di Unioncamere/Infocamere - sottolinea il presidente di Unioncamere Lazio, Lorenzo Tagliavanti - confermano una tenace dinamicità del nostro tessuto produttivo e una diffusa capacità delle imprese di adattarsi alle nuove esigenze e alle mutate condizioni del mercato economico. Il nostro sistema produttivo soffre, ma non è stato distrutto dalla pandemia e non si è rassegnato al declino”.

Ma nonostante questi dati, non bisogna comunque adagiarsi. “Purtroppo - conclude Tagliavanti - la situazione economica generale resta complessa e in questa delicata fase è prioritario continuare a sostenere adeguatamente e in tempi rapidi l'intero tessuto produttivo e, in particolare, i settori più colpiti dalla pandemia, penso ad esempio al turismo, al commercio, alla ristorazione e alle attività culturali e sportive". Per Tagliavanti "l'avanzamento della campagna vaccinale e il programma di riaperture appena indicato dal Governo inducono a un po' di ottimismo. E ci sono comparti, come quello delle costruzioni (che nel Lazio vanta un saldo positivo nel primo trimestre 2021 di 785 imprese pari a un tasso di crescita del +0,88%) che, anche grazie al superbonus governativo del 110%, hanno già ripreso a trainare una parte dello sviluppo. E un altro segnale positivo è che molte imprese, anche piccole, stanno scegliendo il digitale perché hanno capito che è la via maestra per competere e guardare al futuro. In ogni caso, la via d'uscita non è tornare al punto in cui eravamo. Dobbiamo fare un passo avanti e avere una nuova visione di crescita, sviluppo e inclusione sociale. Le risorse del Recovery Plan possono essere la leva giusta per scardinare lo scenario fin qui disegnato e sara' fondamentale avere la capacita' di saperle gestire nell'interesse di tutti".

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