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Economia

Imprese: segnali di vitalità nella provincia pontina. Tengono i settori tradizionali

La consueta analisi di Osserfare che ha reso pubblici i dati Movimprese relativi al II trimestre del 2016. Commissario straordinario Zappia: “Con lo +0,76% rispetto allo stesso periodo del 2015, si conferma la capacità delle nostre imprese di resistere allo stallo economico”

Segnali di vitalità, seppur contenuti, si registrano nel tessuto imprenditoriale provinciale. 

Questo quanto emerge dall’analisi di Osserfare, l’Osservatorio Economico della Camera di Commercio di Latina, che ha reso pubblici i dati Movimprese relativi al II trimestre dell’anno in corso sulla base dei dati messi a disposizione da Unioncamere. Nel complesso si evidenziano segnali di vitalità nel tessuto imprenditoriale provinciale, seppur contenuti.

“I dati elaborati da Osserfare - ha commentato il Commissario straordinario Mauro Zappia - con lo +0,76% rispetto allo stesso periodo del 2015, confermano la capacità delle nostre imprese di resistere al perdurare dello stallo economico che caratterizza il panorama nazionale. Il fatto che a tenere maggiormente siano i settori tradizionali è certamente un segnale positivo perché fa emergere una certa stabilità del quadro provinciale, pronto ad agganciarsi alla ripresa, seppur lieve,  prevista nel 2017”.

DATI REGIONALI - Il Lazio si posiziona subito alle spalle della Lombardia per quanto riguarda il saldo tra le nuove iscrizioni e le cessazioni, con oltre 5mila imprese in più; il che determina un tasso di crescita del +0,79%, grossomodo in linea con le analoghe risultanze riferite all’anno precedente. Tra le province della regione Lazio è, sorprendentemente, Rieti che in questa rilevazione mostra il valore di crescita più elevato (+0,84%) posizionandosi, seppur per una frazione di millesimi, davanti a Roma (+0,83%). Al quarto posto Latina dietro Frosinone (+0,81%) e davanti a Viterbo (+0,27%). 

DATI PROVINCIALI - “A fine giugno scorso - si legge in una nota della Camera di Commercio - lo stock di imprese in provincia di Latina ammontava a 57.923 unità registrate, di cui l’81,7 % attive, per un saldo trimestrale positivo di 436 unità, determinato dalla differenza tra le 1.046 iscrizioni avvenute a partire dal mese di aprile e le 610 cancellazioni realizzatesi nello stesso periodo. All’esito di tali dinamiche la crescita trimestrale ha raggiunto il +0,76%, più vivace del valore nazionale (0,63%) e lievemente più accentuata in serie storica (0,71% nel II trimestre 2015)”.

ANDAMENTO DEMOGRAFICO PER SETTORE ECONOMICO - Le dinamiche settoriali, sebbene tutte in crescita, divergono in termini di tendenza; infatti, per quanto attiene i settori tradizionali, agricoltura, industria e costruzioni accelerano il passo rispetto alle variazioni allo stesso periodo dello scorso anno, mentre prevale una crescita in serie storica più moderata nei servizi.

“Nello specifico - prosegue ancora la Camera di Commercio - l’agricoltura avanza nel segmento della Coltivazione di alberi da frutta (actinidieti), nella zona di Cisterna e Latina; mentre il comparto manifatturiero mostra le variazioni più significative nell’industria del legno e fabbricazioni di mobili e nel settore della Riparazione di macchinari e apparecchiature elettroniche. Per quanto riguarda il commercio, alimentano la crescita i segmenti del settore auto e le attività all’ingrosso, mentre rimane più contenuta, seppur positiva, l’espansione del segmento dei dettaglianti (+0,29% la variazione trimestrale, a fronte del +0,85% tra marzo e giugno 2015). L’accelerazione del passo del settore trasporti è connessa alla positiva espansione delle attività di logistica; accentuano il passo anche le attività e assicurative (agenti e mediatori), mentre le attività immobiliari, seppur positive, mostrano una variazione trimestrale in contenimento rispetto al bilancio riferito allo stesso periodo del 2015”.

“Per quanto attiene alle dinamiche caratterizzate da una maggiore vivacità, spiccano le Attività di supporto alle imprese, che si confermano in decisa accelerazione, seguite dei consueti Servizi di pulizia. Dopo un primo trimestre in sordina, ritrovano slancio le Attività professionali, scientifiche e tecniche, in particolare nei segmenti delle consulenze, nonché nella ricerca in campo delle biotecnologie. Inoltre, risultano positivi anche i Servizi alla persona, prevalentemente Saloni di barbieri e parrucchieri; altrettanto per il segmento dell’intrattenimento, sebbene ad un ritmo meno accentuato”.

L’ARTIGIANATO - Anche se il II trimestre 2016 mostra un bilancio positivo per l’artigianato, quest’ultimo risulta in contenimento tendenziale e, dunque, non sembrano mostrarsi segnali almeno al momento di una inversione del trend negativo che caratterizza tale comparto da diversi trimestri. “Al riguardo, la pesante flessione in apertura d’anno condiziona gli esiti comunque ancora meno brillanti del prosieguo d’anno, per una decrescita semestrale del -1,32%, significativamente più marcata dei valori riferiti al periodo gennaio-giugno dello scorso anno (-0,73%). Tornando ai dati congiunturali, nel secondo trimestre dell’anno in corso si registrano 41 imprese in più (saldo inferiore di circa il 20% rispetto all’analogo periodo 2015), all’esito delle sottrazione di 160 cessazioni alle 201 nuove iscrizioni. In termini percentuali tali dinamiche hanno determinato un tasso di crescita del +0,45%, in rallentamento, come già evidenziato, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+0,57%)”. 

LE IMPRESE STRANIERE - Come di consueto, anche in questa rilevazione, le imprese straniere mostrano una elevata vivacità in termini di crescita demografica; “tali realtà - si legge ancora nella nota - rappresentano ormai una componente di rilievo per l’imprenditoria italiana, anche se su base provinciale, pur annoverando oltre 4mila unità, non hanno la rilevanza che si evidenza su scala nazionale e regionale: 7% la quota sull’intero tessuto produttivo locale, a fronte del 9% in Italia e dell’11% nel Lazio. Il saldo del trimestre è positivo per 93 unità in più, per un corrispondente tasso di sviluppo su base trimestrale dello +2,32%, in linea con le analoghe risultanze riferite al II trimestre 2015 (+2,37%)”. 

IMPRENDITORIA GIOVANILE - Alla fine di giugno le imprese con questa caratteristica ammontano a 6.345 unità, delle quali 5.437 attive (poco meno dell’86%); “la quota delle realtà under35 sull’universo produttivo locale  risulta di poco inferiore all’11%, valore superiore sia a quanto riscontrato su base nazionale (9,6%), sia a livello regionale (9,32%). Il tasso di crescita demografica si è attestato al +4,42%, valore rilevante e superiore a quanto riscontrato nell’analogo periodo dello scorso anno (+3,16%); tale esito corrisponde ad un saldo positivo per 268 unità in più, determinato dalla differenza tra le 387 nuove iscrizioni e le 119 cessazioni realizzatesi tra aprile e giugno scorsi”.

Passando all’esame dei settori, la crescita maggiore si registra nell’Agricoltura, con un notevole +8,09%; buono anche il risultato del settore relativo alle Attività, professionali, scientifiche e tecniche (+6,61%) e delle Attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+5,10%).

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