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Economia

Imu, entro il 17 settembre la seconda rata: nuova stangata per i pontini

Per questa tranche dell'imposta la media è di 67 euro per la prima casa, con picchi anche di quasi 240, in attesa del più salato saldo di dicembre. Nel capoluogo si pagano in media 60 euro

Brutta sorpresa per i contribuenti pontini al rientro dalla vacanze estive. Il prossimo 17 settembre – dopo la prima di giugno - scade il tempo per il pagamento della seconda rata dell’Imu – per coloro che hanno deciso di farlo in tre diverse tranche -.

E, secondo un indagine di Uil Pensionati condotta sui 33 comuni della provincia, è in arrivo una seconda stangata per la famiglie del territorio pontino, dopo quella di tre mesi fa. Secondo i dati forniti dalla sigla sindacale, infatti, l’Imposta Municipale unica peserà mediamente, per la prima casa, 67 euro, con punte che possono arrivare anche a 283 euro a Ponza, 230 a Ventotene e 127 a Formia.

Per Latina città, invece, la seconda rata di settembre si attesta intorno ai 60 euro, leggermente inferiore rispetto alla media provinciale. Dati che confermano anche l'indagine della Cgia di Mestre secondo cui per la seconda rata Imu si paga più nei comuni della provincia che nel capoluogo.

E non c’è da stare tranquilli soprattutto in vista del saldo definitivo di dicembre che, a differenza dei due acconti di giugno e settembre calcolati con le aliquote base 4 per mille per la prima casa e 7,6 per mille per la seconda casa, sarà effettuato con le aliquote deliberate o ancora in caso di definizione nei singoli Comuni, che possono aumentarle o diminuirle del 2 per mille sulla prima casa e del 3 per mille sugli altri immobili.

“Dal monitoraggio - spiega Francesca Salvatore, segretario generale Uil Pensionati di Latina - ad oggi sui 20 Comuni che hanno definito le aliquote, emerge che i sindaci pur cercando di limitare gli aumenti del prelievo sulla prima casa, ritoccano verso l’alto l’aliquota degli altri immobili puntando in moltissimi casi su quella massima (10,6 per mille)”.

Tra i Comuni che hanno deliberato le aliquote, 6 di essi hanno aumentato quella per la prima casa, 2 l’hanno diminuita, 10 hanno confermato l’aliquota base. Mentre 15 Comuni hanno ritoccato all’insù quelle per le seconde case, 4 hanno confermato l’aliquota base, 1 l’ha diminuita.

E così a Dicembre mediamente per una prima casa, ai due  acconti di giugno e settembre che sono costati in totale 133 euro, si dovranno aggiungere mediamente altri 71 euro.

Conguaglio, invece, che diventa ancora più pesante per le seconde case, dove l’IMU passa da un acconto medio di 437 euro ad un saldo di 519 euro.

Complessivamente l’Imu peserà per il 2012 sulle famiglie per 1161 euro medi (205 euro medi per la prima casa e 956 euro per una seconda casa).
“Soldi freschi – commenta la Salvatore - per le casse dei Comuni e dello Stato, che si aggiungono ai 75,4 milioni di euro (42,7 milioni di euro l’incasso dei Comuni e 32,7 milioni di euro per lo Stato), dell’acconto di Giugno. In particolare per l’acconto di Giugno Comune di Latina si sono incassati complessivamente 15,8 milioni di euro (8,9 milioni di euro per il Comune e 6,9 milioni di euro per lo Stato); ad Aprilia 10,2 milioni di euro (5,8 al Comune e 4,4 allo Stato); a Terracina 8,1 milioni di euro (4,6 milioni di euro per il Comune e 3,5 milioni di euro per lo Stato)”.

La Uil Pensionati torna così a ribadire le sue richieste al fine di non gravare in maniera eccessiva sulle tasche dei contribuenti pontini; “l’Imu deve essere modificata per le sue molte incongruenze – conclude Francesca Salvatore -, partendo dalla riduzione delle aliquote sulla prima casa legata al reddito ISEE per i lavoratori e i pensionati, con ulteriori detrazioni per questi ultimi senza figli minori a carico; l’equiparazione delle detrazioni di 50 euro per le famiglie con disabili over 26 anni e l’equiparazione a “prima casa” delle abitazioni di anziani e disabili ricoverati in strutture socio sanitarie, prevista ad oggi soltanto da tre Comuni”.

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