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Settore delle costruzioni a rischio: il grido d'allarme della Cna di Latina

Appello a tutte le forze politiche affinché venga abolita l'obbligatorietà della certificazione Soa per i bonus edilizi. Circa 4.000 le aziende potenzialmente interessate in provincia di Latina con oltre 11.000 addetti

Il settore delle costruzioni è a rischio e occorre abolire subito l'obbligo Soa per il mercato dei bonus edilizi. Il grido d'allarme arriva dalla Cna di Latina. Proprio in provincia di Latina si contano infatti 4mila aziende che danno lavoro a oltre 11mila addetti, senza considerare l'indotto.

Le Confederazioni dell’artigianato e delle piccole e medie imprese ribadiscono la loro preoccupazione per le continue modifiche alle norme sugli incentivi in edilizia che rischiano di bloccare definitivamente i lavori di riqualificazione degli edifici e di tagliare fuori dal mercato oltre il 90% delle imprese. “Un danno senza precedenti  - commenta il presidente della Cna di Latina Giuseppe Cannavale - che rischia di bloccare la ripresa e la tenuta di uno dei settori più importanti e strategici per indotto del nostro tessuto produttivo”. "Tutto questo è ancor più paradossale - aggiunge - se si considera che il settore delle costruzioni è il driver della ripresa economica e, in questo drammatico periodo di congiuntura negativa, ha giocato un ruolo anticiclico. I bonus edilizia avrebbero potuto favorire la ripartenza post covid-19 dell’economia ma, dopo aver generato un’enorme aspettativa in cittadini e imprese, l’atteggiamento ondivago del decisore pubblico ne ha depotenziato l’efficacia".

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Il quadro legislativo, secondo Cna, è stato poi complicato dall'arrivo, il 12 maggio, della norma del decreto legge ‘Taglia prezzi’ che impone, anche per le imprese che operano in subappalto, il possesso delle attestazioni Soa per i lavori che danno diritto alle detrazioni edilizie di importo superiore ai 516mila euro. "Una disposizione che, pur ispirata al condivisibile principio di garantire sicurezza, trasparenza e qualità dei lavori, di fatto si è rivelata una barriera anticoncorrenziale", si legge ancora nella nota della Cna, secondo cui negli ultimi 20 anni, il mero possesso delle attestazioni Soa non ha garantito, negli appalti pubblici, la qualità e la sicurezza dei lavori.  "Inoltre . continua - l’accesso ai bonus edilizi è già subordinato ad una serie di controlli molto stringenti e, per contrastare efficacemente il fenomeno delle imprese ‘fantasma’, servono piuttosto serie verifiche dei requisiti di accesso al mercato, come l’auspicata legge di regolamentazione del settore edile, e strumenti già operativi come il Durc, oltre alla congruità e l’intensificazione dei controlli". L'abolizione dell’obbligo per le imprese di possedere un’attestazione Soa è dunque quanto richiesto da Cna, insieme ad altre associazioni datoriali, in una lettera aperta inviata il 6 giugno a deputati e senatori delle commissioni Bilancio, Finanze, Lavori pubblici, Attività Produttive di Camera e Senato e ai Capigruppo di Camera e Senato

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