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Economia

Imprese, dopo il Covid la provincia di Latina inizia ad uscire dal tunnel

I dati Osserfare di Camera di Commercio rilevano la nascita di nuove realtà: sono 120 in più. Discreta performance anche per ristorazione e artigianato

Qualche piccoli miglioramento, anche se lieve, nell’universo imprenditoriale della provincia di Latina che ha dovuto affrontare un anno decisamente complicato sul fronte dello sviluppo economico soprattutto a causa dell’emergenza Covid che ha rallentato la crescita. I dati li fornisce Osserfare, l’Osservatorio Economico della Camera di Commercio di Frosinone Latina che, come di consueto, rende pubblici i dati Movimprese relativi al I trimestre 2021.

La nascita di nuove imprese

L’universo imprenditoriale della provincia conta al 31 marzo 57.616 unità registrate delle quali 47.148 attive, pari all’81,8%. Complessivamente ammontano a 1.031 le iscrizioni e risultano in crescita tendenziale dell’8% (a fronte delle 958 riferite all’analogo periodo dello scorso anno), per un tasso di natalità all’1,79% (rispetto all’1,67% del I trimestre 2020); più significativo il ridimensionamento delle cessazioni, attestatesi a 286 unità in meno, per un tasso di mortalità anch’esso in rallentamento all’1,58% (2,08% il precedente, pari a 1.197 cancellazioni nel corso del I trimestre 2020). Si realizza dunque un avanzo di 120 unità senza precedenti nella serie storica degli ultimi dieci anni, per un tasso di crescita positivo che si attesta al +0,21%. Si apre, dunque, un anno all’insegna della discontinuità, che prosegue come nel 2020 con le dinamiche più vivaci delle costruzioni (+87 unità); altrettanto prosegue l’espansione delle attività di Pulizia e disinfestazione e della Consulenza aziendale.

Le attività commerciali

Un ulteriore segnale di discontinuità è la stazionarietà delle attività commerciali che confermano l’esito sostanzialmente neutro dell’annualità 2020, a fronte della perdita di quasi 150 imprese nella prima trimestrale dello scorso anno. Per quanto attiene le attività turistico-ricettive, complessivamente in leggero avanzo, la Ristorazione mostra un bilancio positivo (+19 unità), in recupero rispetto al biennio precedente (rispettivamente -17 e +13 imprese nel primo trimestre 2020 e 2019), mentre la performance dei pubblici esercizi si mantiene in area negativa ed in peggioramento su entrambe le annualità precedenti. Infine, l’Agricoltura e l’Industria registrano un calo seppur più contenuto in termini tendenziali.

L'artigianato

Per quanto attiene il comparto artigiano, a fine marzo le imprese registrate all’Albo sono 8.863, pari al 18,5% dell’intero tessuto imprenditoriale. Il bilancio positivo per 16 unità risulta in decisa discontinuità in una serie storica che nel primo quarto d’anno è di consueto in rosso. La crescita è dello 0,18%, in recupero rispetto al -1,23% riferito ai dodici mesi precedenti determinata prevalentemente dal rimbalzo dell’edilizia. Diversamente, la manifattura artigiana si conferma in area negativa.

Componente femminile e giovani

Per la componente femminile, che contiene la perdita a tutti i livelli territoriali, tornando in crescita nel Lazio, la dominante condivisa è un numero di iscrizioni pressoché stazionario in termini tendenziali, sebbene in contenimento rispetto al periodo pre-Covid, cui fa da tandem il deciso contenimento delle cessazioni. Per le imprese giovanili si evidenzia la maggiore vivacità delle iscrizioni condivisa a tutti i livelli territoriali: risultano almeno il 10% superiori rispetto allo scorso, con uno sprint a Latina del +27.

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