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Economia

In piazza per il lavoro, sindacati pontini al corteo di Roma

Sì delle segreterie pontine alla manifestazione organizzata per il 22 maggio dai sindacati nazionali; da Latina partiranno circa 40 pullman

Il tema del lavoro al centro delle scelte politiche. Questo il monito delle sigle sindacali pontine che sabato 22 giugno scenderanno in piazza aderendo alla manifestazione che si terrà a Roma promossa dalle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil.

E sono i tre segretari locali - Anselmo Briganti per la CGIL di Latina, Eva Blasik per la CISL di Latina e Luigi Garullo per la UIL di Latina – ha spiegare i motivi dell’adesione ad una manifestazione che rappresenta “l’occasione per aprire una nuova fase che ridia centralità al lavoro e al suo valore”.

"Lavoro è Democrazia” è lo slogan della manifestazione, primo importante risultato della ritrovata unità sindacale per rivendicare provvedimenti "urgenti" e "indispensabili", per favorire gli investimenti, la redistribuzione del reddito e la ripresa dell’economia e dell’occupazione.

“Il tema del lavoro deve tornare al centro delle scelte politiche – commentano Briganti, Blasik e Garullo -; non c'è più tempo per aspettare. Ci vogliono misure adeguate per affrontare l'emergenza disoccupazione, e per garantire l'effettiva salvaguardia degli esodati e la destinazione di risorse per il finanziamento degli ammortizzatori in deroga”.

Ma quali le richieste? “Chiederemo – continuano i tre segrtari provinciali di Cgil, Cisl e Uil - , con la manifestazione del 22, di provvedere all'immediata riduzione delle tasse per i lavoratori dipendenti, i pensionati e le imprese che faranno assunzioni nel prossimo biennio, e al rilancio di politiche anticicliche, prevedendo la possibilità per i Comuni che hanno risorse, di fare investimenti e di avviare i cantieri già deliberati fuori dal Patto di Stabilità. Quanto alla riforma dell'Imu, chiediamo di applicarla esonerando solo i possessori di un'unica abitazione, con un tetto riferito al valore dell'immobile. Saremo in piazza anche per sostenere la crescita, difendere e investire nella scuola, nell'università, nella ricerca pubblica e nell'innovazione, e a chiedere la proroga dei contratti precari nella Pubblica Amministrazione e nella Scuola in scadenza. Tra le proposte più importanti per far ripartire la crescita  la definizione di una politica industriale che sappia rilanciare la produzione, valorizzando le imprese che investono in innovazione e ricerca e che salvaguardano l'occupazione e le competenze”.

E ancora, “occorrono tutele per i giovani, i redditi bassi, i precari, gli anziani che hanno diritto a un’esistenza e a pensioni dignitose agganciate al costo della vita; interventi non caritatevoli, ma politiche durevoli in favore della non autosufficienza. Urge anche cambiare la  controriforma delle pensioni, che è una bomba a orologeria che va disinnescata rimuovendo il blocco della rivalutazione delle pensioni già esigue, frutto di tanti anni di lavoro, che ha causato una diminuzione del loro potere d’acquisto”.

Ma la manifestazione del 22 giugno è anche un segnale forte da inviare alle amministrazioni locali, provinciali e regionali; “basti pensare – spiegano i sindacalisti - che relativamente il periodo tra il primo gennaio del 2013 e il 31 maggio del 2013, dei 4097 lavoratori del Lazio posti in mobilità in deroga, 1015, ovvero un quarto, sono di Latina e che nel 2012 sono pervenute all’Inps di Latina oltre 26mila domande di disoccupazione, il che significa che altrettanti lavoratori hanno a vario titolo perso o terminato il proprio rapporto di lavoro”.

Proprio in considerazione dell’emergenza locale le OO.SS. hanno operato molto affinché la partecipazione alla manifestazione risulti massiccia. Dal riscontro ricevuto fino ad oggi,  si prevede che da Latina e provincia circa 4000 persone raggiungeranno Roma con i 40 pullman organizzati dalle categorie sindacali unitarie e con i mezzi pubblici.

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