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Economia

Lazio Experience, le agenzie di viaggio attendono i pagamenti della Regione

Fiavet e Assoturismo hanno chiesto l'immediato pagamento dei rimborsi

Un’iniziativa che avrebbe dovuto aiutare la ripartenza del turismo starebbe, invece, moltiplicando i problemi. Finisce nel mirino della Fiavet e Assoturismo la misura “Lazio Experience”, voluta dall’assessorato al turismo della Regione Lazio. Secondo le associazioni, infatti, molte agenzie e tour operator starebbero ancora attendendo i rimborsi della Pisana previsti dalla misura. I turisti che soggiornano nelle strutture aderenti a Lazio Experience, infatti, possono godere di un pernottamento in più, se ne vengono prenotati e utilizzati due o tre nella stessa struttura ricettiva, o due notti di soggiorno in più, se ne vengono prenotate e utilizzate cinque. Il tutto a spese della Regione.

Mancati rimborsi

Il presidente della Fiavet Lazio, Stefano Corbari, in una nota ha evidenziato che “la misura è partita ad aprile 2022 e purtroppo, ad oggi, le agenzie sono ancora in attesa di sapere se le rendicontazioni presentate sono corrette oppure no, naturalmente sono anche in attesa di ricevere il rimborso degli importi già anticipati ai clienti per migliaia di euro”. Angelo Di Porto, presidente di Assoturismo Roma e Lazio, ha rincarato la dose spiegando che la misura “si è alla fine rivelata molto meno efficace del previsto e anzi è andata a gravare ancora di più su aziende già molto provate e che infatti hanno smesso di approfittare di questa misura proprio per le criticità che adesso stiamo segnalando”.

Le due associazioni hanno quindi chiesto “il pagamento del dovuto per le pratiche eseguite correttamente e comunicazioni ufficiali per le pratiche non in regola, in modo da presentare eventuali documenti integrativi o correzioni ove possibile”.

Pratiche sbagliate e incomplete

La Regione Lazio ha deciso di replicare alle accuse sottolineando, prima di tutto, che prima dell’avvio della misura erano stato organizzati webinar tecnici a supporto di tutti gli operatori ammessi per l’esplicazione degli adempimenti previsti dall’avviso e la corretta attività di rendicontazione. La Pisana ha voluto evidenziare subito questo passaggio perché, da quanto risulterebbe, i mancati rimborsi non sono arrivati proprio perché le documentazioni presentate sono, spesso e volentieri, sbagliate.

La piattaforma

Per chiedere i rimborsi si deve passare tramite una piattaforma online dedicata proprio a Lazio Experience. Questo strumento è stato messo in esercizio a luglio 2022 e, sottolinea ancora la Regione, “le imprese coinvolte sono state puntualmente informate circa la tempistica e l’utilizzo della piattaforma anche nel corso di un apposito webinar organizzato nel mese di luglio”.

Condizione indispensabile per poter accedere alla piattaforma e procedere con la rendicontazione era la trasmissione dell’autocertificazione DURC e l’atto di impegno debitamente compilati e firmati. “Alla data del 9 gennaio 2023  - scrive la Pisana - il 45% degli operatori aderenti non aveva ancora trasmesso tale documentazione”.

Documentazione non conforme

A curare i procedimenti di rimborso è LAZIOcrea, compresa la valutazione dell’ammissibilità delle domande di partecipazione. La società “ha evidenziato, da ultimo in data 9 gennaio 2023, con una nuova comunicazione formale a mezzo e-mail agli operatori aderenti, una serie di anomalie formali e sostanziali, tra cui documentazione non conforme alle disposizioni dell’avviso e carenza di giustificativi della spesa”.

Comparivano richieste di rimborsi superiori alla soglia prevista dall’avviso, dati di fatturazione non corrispondenti a quietanza, mancante applicazioni dello sconto al turista. LAZIOcrea ha quindi ribadito agli operatori linee guida da seguire per procedere in modo corretto con le richieste di rimborso e favorire la conclusione positiva delle numerose istruttorie.

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