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Manovra “lacrime e sangue”, il 12 dicembre in piazza il settore privato

Lo sciopero di 3 ore è stato indetto dalle sigle sindacali riunite di Cgil, cisl, Uil e Ugl. Il presidio permanente sarà dalle 16 alle 19 davanti la Prefettura di Latina

Lavoratori e pensionati. Sono loro le vittime della manovra “lacrime e sangue” del governo Monti che ha fatto totalmente infuriare le parti sociali, ora sul piede di guerra. Per questo motivo le sigle sindacali riunite di Cigl, Cisl, Uil e Ugl  hanno indetto per lunedì 12 dicembre tre ore di sciopero per il settore privato. Il blocco va ad aggiungersi a quello delle previsto dalle organizzazioni nazionali per il settore pubblico di lunedì 19 dicembre.

Due sono le principali critiche vengono mosse al governo Monti: il metodo e il contenuto della manovra. “A fronte di scelte che hanno una ricaduta sociale non indifferente sarebbe stato quantomeno opportuno che il governo, seppure nel rispetto dei tempi brevi che si era proposto, avesse dato seguito ad un confronto vero e proprio, piuttosto che a limitarsi a mettere al corrente le parti sociali dei contenuti della manovra - si legge in una nota dei sindacati -. Ma non poche preoccupazioni desta il contenuto delle misure concretamente adottate dal governo. Innanzitutto l’aumento dell’Iva, delle accise sui carburanti, nonché la reintroduzione della tassa sulla prima casa, rischiano di gravare su dipendenti e pensionati e deprimere ulteriormente i consumi".

Ma ciò che più indigna i sindacati sono senz’altro le novità in materia di pensioni "che da una parte ne bloccano l’indicizzazione, riducendo ulteriormente il potere di acquisto delle stesse e dall’altra prevedono delle penalizzazioni odiose per chi esce dal lavoro, senza nessuna prospettiva per le future generazioni”.

Misure che di fatto, secondo le parti sociali, vanno a colpire le solite persone, i lavoratori e i pensionati e “sono uno schiaffo a quel principio di equità che il governo aveva sbandierato fosse il criterio alla cui stregua valutare le misure da adottare in sede di approvazione della manovra economica”.

Equo, affermano sempre i sindacati, sarebbero stati interventi mirati alla tassazione dei grandi patrimoni immobiliari, alla riforma fiscale a favore di lavoratori, pensionati e famiglie, a una decisa lotta all’evasione fiscale, a interventi efficaci sugli sprechi istituzionali e sui costi della politica, all’avvio concreto di una politica di ampie dismissioni del patrimonio pubblico per l’abbattimento del debito.

Per dare una risposta forte a quella che rischia di essere una vera e propria catastrofe sociale Cigl, Cisl, Uil e Ugl Nazionali hanno deciso di indire uno sciopero dei settori industria, commercio e terziario afferenti al settore privato, da effettuarsi nelle ultime 3 ore di turno lavorativo del giorno 12 dicembre. Contestualmente Cigl, Cisl, Uil e Ugl di Latina hanno convocato un attivo dei quadri e delegati allargato ai Consigli Generali, RSU, leghe, agenti sociali, giovani, per la giornata del 12 dicembre, organizzando un presidio permanente dalle ore 16.00 alle ore 19.00 davanti la Prefettura di Latina, in Piazza della Libertà.

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