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Economia

Imprese, l’analisi di Unindustria: provincia di Latina eccellenza nella Meccanica

I dati, più che positivi, snocciolati da Unindustria per il settore della metalmeccanica rappresentato nel Lazio da 10.800 imprese che occupano oltre 55mila addetti

Circa 10.800 imprese che occupano oltre 55mila addetti: questi i numeri del settore della metalmeccanica che rappresentano il Lazio. I dati del 2017, risultano positivi relativamente ad automotive, metallurgia e macchinari.

A snocciolarli Unindustria. I comparti che più caratterizzano il territorio regionale sono quelli dell’Aeronautica/Aerospazio e dell’Elettronica: il primo, con 600 imprese, genera il 18% degli addetti del settore in Italia, il secondo, con 1500 aziende ne raccoglie il 15%. Secondo gli ultimi studi sui bilanci delle imprese del Lazio, il settore della meccanica è il più performante, con punte di eccellenza in particolare nella provincia di Latina. Il distretto dell’Aerospazio di Roma, poi, è il secondo in  Italia per valore dell’export, dopo il Polo di Varese. Per quanto riguarda l’Automotive, l’andamento positivo si deve soprattutto al polo di Cassino e più in generale a tutto l’indotto che ruota intorno a Frosinone e provincia. Buono, difatti, il posizionamento di Frosinone nel comparto, che risulta la quinta provincia italiana per export.

“Il valore delle esportazioni laziali - spigano da Unindustria - si attesta complessivamente su 7,6 miliardi, con il contributo prevalente di Roma, con 3,8 miliardi distribuiti tra i comparti dell’Aerospazio, Metallurgia, Elettronica, Macchinari, e di Frosinone, con 3 miliardi, di cui 2,5 miliardi nel comparto Automotive".

“I comparti metalmeccanici nella nostra Regione stanno dando un contributo notevole alla crescita e all’export del Lazio. Ora bisogna incrementare alcuni punti fondamentali per l’ulteriore crescita delle nostre aziende e per migliorare la qualità della vita dei nostri dipendenti– ha dichiarato Fabio Mazzenga presidente della Sezione Metalmeccanica, Metallurgica e Costruzione Macchinari di Unindustria – In modo particolare bisogna valorizzare il nuovo CCNL dell’industria metalmeccanica, che introduce anche innovativi strumenti di Welfare, una risposta virtuosa, all’annosa questione, non risolta, della riduzione del cuneo fiscale. 

Oltre a questo – prosegue Mazzenga – bisogna migliorare, anche se molto si è fatto nel recente passato, la sicurezza nei luoghi di lavoro, sia in termini legislativi sia in termini tecnico pratici. Tuttavia ci sono numerose difficoltà da superare, specie per le piccole e le micro realtà produttive di beni e servizi, collegate ad aziende più grandi.

Infine, bisogna continuare ad investire nell’alternanza scuola-lavoro e in particolar modo negli ITS, portando avanti e valorizzando, una virtuosa strategia formativa che offre la possibilità agli studenti degli istituti tecnici e professionali di apprendere nei luoghi di lavoro con tirocini aziendali, in aula, nei laboratori e nei reparti di produzione. Il processo è ben avviato, sta a tutti noi migliorarlo, consolidarlo, rendendolo propedeutico a tutte le attività lavorative nell’ambito della metalmeccanica e non solo. Unindustria su questi e su altri temi sta sviluppando progettualità che racconteremo nel nostro percorso con la stampa locale”.

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