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Eccellenze pontine

Tra i migliori extravergini al mondo, l’olio “501 Altitudo” premiato anche a New York

Altro riconoscimento per l’azienda Agresti 1902: il New York International Olive Oil Competition ha inserito l’extravergine “501 Altitudo” nell’autorevole Guida World’s Best Olive Oils 2022

Periodo d’oro per l’azienda pontina Agresti 1902 che grazie al suo olio extravergine “501 Altitudo” ottiene un altro importante riconoscimento a livello internazionale. Dopo aver ottenuto poco settimane fa le Tre Foglie dal Gambero Rosso e il Gold Award al Dubai Iooc, (Dubai International Olive Oil Competition) sbaragliando la concorrenza di oltre 1.450 oli da tutto il mondo, all’olio extravergine pontino è stato assegnato un altro Gold Award questa volta dal più prestigioso concorso internazionale, il New York International Olive Oil Competition che ha inserito l’extravergine “501 Altitudo” nell’autorevole Guida World’s Best Olive Oils 2022 (https://bestoliveoils.org/brands/501-altitudo).

501 Altitudo è un olio monovarietale da olive Itrana coltivate in alta quota sulle colline terrazzate di Sonnino, frutto del progetto “Itrana Alta Quota” con cui l’azienda agricola intende contrastare l’abbandono degli uliveti di alta collina valorizzandone le caratteristiche sensoriali, organolettiche e nutraceutiche.

“Cinque anni fa – spiega Francesco Agresti, titolare della società agricola con sede a Sabaudia e oliveti a Itri e Sonnino - abbiamo iniziato a recuperare oliveti che rischiavano di essere abbandonati, in alta collina su terreni terrazzati nei territori più impervi della Dop Colline Pontine, convertendoli al biologico. L’asperità dei terreni ci obbliga a svolgere manualmente tutte le attività colturali. Gestiamo gli uliveti con tecniche agronomiche conservative che generano un impatto ambientale positivo. I nostri 1.200 ulivi secolari sequestrano ogni anno almeno 6,2 tonnellate di anidride carbonica, più di quella che viene generata durante tutte le fasi di produzione dell’olio”.

“Le difficoltà nel coltivare i nostri oliveti in alta quota - conclude Agresti - sono compensate dalla qualità dell’olio che ha una più alta concentrazione di vitamina E e antiossidanti utili a rallentare l’invecchiamento cellulare e nella prevenzione di malattie degenerative, tumori a seno, intestino e prostata. I primi riconoscimenti nazionali e internazionali confermano la fattibilità e la bontà del nostro progetto, compensano i sacrifici che la gestione di oliveti terrazzati inevitabilmente comporta e ci incoraggiano ad andare avanti”.

 
 

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