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Venerdì, 19 Aprile 2024
Eccellenze pontine

Gli olii pontini tra i migliori in Italia, quattro aziende trionfano al premio Ercole Olivario

Ancora una volta le aziende della provincia di Latina sono tra le protagoniste dell’importante concorso nazionale dedicato alle eccellenze olearie italiane e giunto alla 30esima edizione

Ancora una volta la provincia pontina è tra le protagoniste dell’Ercole Olivario, il concorso nazionale dedicato alle eccellenze olearie italiane. Sono stati proclamati ieri a Perugia, presso il Centro Congressi della Camera di Commercio dell’Umbria, i vincitori della 30esima edizione del concorso organizzato dall’Unione Italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, in collaborazione con la Camera di Commercio dell’Umbria, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il Ministero dello Sviluppo Economico, ed il sostegno di Unaprol Consorzio Olivicolo Italiano ed Italia Olivicola.

Quattro le aziende pontine che hanno trionfato quest’anno: l'Azienda Agricola Cosmo di Russo di Gaeta, l'Azienda Agricola Alfredo Cetrone di Sonnino, l'Azienda Agricola Biologica Paola Orsini di Priverno e l'Azienda Agricola Adria Misiti di Sabaudia. 

XXX edizione dell’Ercole Olivario, i premiati

Queste le 12 le etichette premiate, in rappresentanza delle migliori produzioni di tutta Italia, che hanno brillato nelle due distinte categorie previste, Extravergine e oli extravergini certificati DOP, IGP:

Per la Categoria Dop /IGP Fruttato Medio
1° Classificato – De Carlo Dop Terra di Bari – Bitonto dell’Azienda Agricola De Carlo di Bitritto (BA), Puglia
2° Classificato – Don Gioacchino Monocultivar Coratina Dop Terra di Bari - Castel del Monte dell’azienda Sabino Leone di Canosa di Puglia (BT), Puglia
3° Classificato – Fruttato Verde Dop Sardegna dell’azienda Fois Antonello di Alghero (SS), Sardegna

Per la categoria Dop /IGP Fruttato Intenso
1° Classificato – Cagnara Dop, Dop Terra di Bari – Bitonto dell’azienda Ciccolella Soc. Agr. Arl di Molfetta (BA), Puglia
2° Classificato – Don Pasquale Colline Pontine DOP dell’Azienda Agricola Cosmo di Russo di Gaeta (LT), Lazio
3° Classificato - Cetrone Colline Pontine DOP dell’Azienda Agricola Alfredo Cetrone di Sonnino (LT), Lazio

Per la categoria Extravergine Fruttato Leggero
1° Classificato – Lelais dell’Azienda Moretti LAURA di Ittiri (SS), Sardegna

Per la categoria Extravergine Fruttato Medio
1° Classificato – Iliò della Olivicoltori Oliena S.C.A. di Oliena (NU), Sardegna
2° Classificato – CM Centoleum dell’Azienda CM srl di Agello, Magione (Pg), Umbria

Per la categoria Extravergine Fruttato Intenso
1° Classificato – BIO dell’azienda Intini srl di Alberobello (BA), Puglia
2° Classificato - Ispiritu Sardu della Masoni Becciu di Deidda Valentina di Villacidro, Sardegna
3° Classificato - Verdemare dell’Azienda Agricola Cosmo di Russo di Gaeta (LT), Lazio

I premi speciali

La cerimonia di oggi è stata anche l’occasione per consegnare i 7 award speciali previsti quest’anno:

- Amphora Olearia per la miglior confezione, all’etichetta “Oliomania” dell’Azienda Agricola Marina Palusci, Abruzzo;

- Menzione Speciale Olio Extravergine Biologico all’olio e.v.o. biologico “Olivastro” dell’Azienda Agricola Biologica Americo Quattrociocchi di Alatri (FR), Lazio; 

- Menzione “Olio Monocultivar” all’olio e.v.o. Mimì Denocciolato Monocultivar Coratina dell’Azienda Agricola Donato Conserva di Modugno (BA), Puglia;

- Menzione di merito “Giovane imprenditore” assegnato ai migliori titolari under 40 degli oli ammessi in finale: Azienda Agricola Etruscan Kantharos di Gelsomini Flavia dal Lazio, L’Olivaio Srl dalle Marche, Azienda Agricola Andrea Caterina dal Molise, Agrestis Società Cooperativa Agricola dalla Sicilia, Frantoio di Croci dalla Toscana, CM srl e la Società agricola Stoica dall’Umbria;

- Menzione di Merito Impresa Digital Communication all’azienda Intini srl di Alberobello (BA), Puglia;

- Menzione di Merito Impresa Donna alle migliori imprese femminili: Azienda Agricola Marina Palusci dall’Abruzzo; Tenute Librandi Pasquale Società Agricola dalla Calabria; Azienda Torretta srl dalla Campania; Azienda Agricola Biologica Paola Orsini (Priverno), Azienda Agricola Adria Misiti (Sabaudia) e Azienda Agricola Etruscan Kantharos di Gelsomini Flavia dal Lazio; Azienda Agricola Bisceglie Maria ed Aziende Agricole Di Martino sas dalla Puglia; Masoni Becciu di Deidda Valentina e l’Azienda Moretti Laura dalla Sardegna; Azienda Agricola Biologica Titone, Frantoi Cutrera srl, Soc. Agricola Giovanni Cutrera, l’azienda Terraliva di Frontino Giuseppina, Fisicaro Sebastiana - Frantoio Galioto dalla Sicilia; Azienda Agricola Buoni o Del Buono Maria Pia dalla Toscana e CM srl dall’Umbria.

Assegnata poi per la prima volta in questa edizione dei trenta anni la Menzione di Merito “Giorgio Phellas - Turismo dell’olio” all’Azienda Agricola Costantino Mariangela di Maida (CZ), Calabria.

Inoltre sono stati proclamati e premiati i 3 vincitori della “Goccia d’Ercole” la sezione a latere del concorso nazionale, rivolta alle aziende che pur avendo piccole produzioni, sono riuscite a produrre un lotto omogeneo da 5 a 9 quintali. Questi i premiati:
1° Classificato – Frantoio di Croci, Toscana
2° Classificato – L’Olivaio, Marche
3° Classificato – Decimi, Umbria

Gli interventi

A svelare i vincitori di questa edizione, durante l’incontro che oltre che in presenza, è stato trasmesso in diretta streaming, è stato l’ingegner Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria e del Comitato di coordinamento dell’Ercole Olivario. Alla cerimonia, in virtù della nuova Menzione di Merito “Giorgio Phellas - Turismo dell’olio” introdotta in occasione dei trenta anni del concorso al fine di valorizzare ed incentivare le realtà che investono nell’oleoturismo e dedicata a Giorgio Phellas, anima del Concorso Ercole Olivario fin dalla sua prima edizione, è intervenuta la Roberta Garibaldi, amministratore delegato ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo: “L’olio di oliva è, insieme al vino, fra i prodotti più rappresentativi del patrimonio agroalimentare italiano. Qualità, biodiversità e legame con il territorio sono elementi che possono rappresentare un valore aggiunto non solo dal punto di vista produttivo, ma anche turistico. L’Italia ha un grande potenziale e potrà giocare un ruolo di primo piano negli anni a venire. Le proposte legate al turismo dell’olio stanno riscontrando un sempre maggiore apprezzamento fra il grande pubblico e molto si sta facendo per incentivarne lo sviluppo tra le aziende della filiera. L’esperienza oleoturistica non si limita all’oleificio o al frantoio, ma si allarga all’intero territorio. Il turista ricerca stimoli continui, che lo possono invogliare ad approfondire questo suo desiderio di scoperta. È fondamentale costruire esperienze che possano permettere di vivere appieno il prodotto, la cultura, le persone e il territorio. Le parole chiave, che emergono con forza dalle ricerche che ho condotto in questi anni, sono tre: storia, benessere, coinvolgimento”. 

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