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Produzione olivicola in ginocchio per le gelate: il caso arriva in Senato

I due presidenti dei Consorzi di tutela Olive di Gaeta DOP ed Olio delle Colline Pontine DOP hanno illustrato la tragicità della situazione al senatore della Lega Barbaro nel corso di un incontro

Il grave problema delle gelate del febbraio 2018 che hanno messo in ginocchio la produzione olivicola del Lazio arrivano in Senato con un incontro, in settimana, tra il senatore Claudio Barbaro (Lega) ed una delegazione dei produttori di olive della Provincia di Latina. Con loro Filiberto Lucarelli del MNS ed i consiglieri comunali Angelo Sorcecchi e Francesco Ducci di Cori.

I due presidenti dei Consorzi di tutela Olive di Gaeta DOP ed Olio delle Colline Pontine DOP hanno sottolineato la tragicità di una situazione che espone decine di migliaia di aziende agricole ad una crisi senza precedenti, una vera e propria ferita pulsante sta danneggiando un prodotto eccezionale della agricoltura italiana, già troppo esposto alle concorrenze di prodotti stranieri o artefatti. I danni maggiori si sono verificati particolarmente nei comprensori olivicoli dei Comuni della dorsale appenninica prossima al mar tirreno dislocati tra le province di Latina, Frosinone e Roma (da lungo la direttrice nord - sud che corre da Castel Madama e fino a Castelforte), con epicentro nei Comuni di Rocca Massima, Sonnino, Fondi, Itri e Formia.

Le gelate hanno distrutto la produzione di due annate e compromesso anche i successivi raccolti, le prossime Olive di Gaeta DOP potranno essere immesse sul mercato solamente a partire dal gennaio 2021 perché le olive che la pianta produrrà quest’anno potranno essere raccolte a partire da novembre 2019 (per l’olio) oppure a partire da marzo 2020 (per la mensa) a cui va aggiunto il tempo occorrente per la trasformazione (5-6 mesi). Il danno, con riferimento alla sola Oliva di Gaeta DOP, infatti, si stima tra i 35 ed i 40 milioni di euro ed interessa tra le 25.000 e 30.000 aziende agricole con una perdita di prodotto stimato tra i 50.000 ed i 60.000 quintali.

"Gli olivicoltori locali indignati – commenta il senatore Barbaro – per il comportamento che Regione Lazio ha tenuto nei confronti della calamità. Sebbene si sia provveduto a tutti i rilievi del caso e si siano e messi su carta i danni provocati dalle gelate, la Regione ha omesso di richiedere al Ministero dell’Agricoltura l’apposita deroga prevista dalla legge per poter indennizzare i danni alla produzione ed i danni agli oliveti e, di conseguenza, richiedere lo stato di calamità naturale che avrebbe concesso ai produttori un indennizzo per i danni ed un sostegno per i propri lavoratori dipendenti. A tutto questo va aggiunta l’esigenza di una legge nazionale che, in deroga, estenda la “assicurabilità” del prodotto olivicolo di Gaeta e delle Colline Pontine poiché, raccolto in avanzata maturazione secondo lo specifico disciplinare, i rischi in così esteso periodo non rientrano attualmente in nessuna polizza presente sul mercato. Di concerto con il gruppo parlamentare al Senato della Lega, sarà mia cura valutare le azioni più opportune per tutelare le imprese, i lavoratori ed il prodotto". 

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