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Piatti tipici pontini: il prosciutto cotto al vino bianco di Cori

Rappresenta uno dei fiori all’occhiello della cucina locale; è il risultato di una semplice ricetta legata ad un’antica tradizione, custodita e tramandata da padre in figlio

Legato all’antichissima tradizione, il prosciutto cotto al vino bianco di Cori rappresenta uno dei fiori all’occhiello della cucina locale. Un prodotto unico al mondo, genuino e dal sapore pulito arricchito dalla presenza delle essenze erbacee quali la salvia e il rosmarino.

E’ il risultato di una semplice ricetta legata ad un’antica tradizione, custodita e tramandata da padre in figlio in modo da mantenere viva una delle specialità tipiche della zona, è stato inserito quest’anno tra “Le 100 eccellenze del Lazio” che rappresentano l’identità culturale alimentare della nostra regione all’Expo di Milano nell’ambito del Progetto Lazio a Expo 2015.

Secondo la tradizione, la peculiarità di questo prodotto è legata proprio alla sua preparazione: dopo una stagionatura di circa 16 mesi, la coscia di suino - di pezzatura variabile da 9 a 12 kg circa - viene avvolta nel fieno di erba medica, salvia, rosmarino, e immerso nel vino bianco per poi essere cotta nel forno.

In passato veniva anche denominato "Prosciutto della Madonna", in quanto veniva prodotto nel mese di maggio in occasione della Festa della Madonna S.S. del Soccorso, che si svolge ancora oggi, nella seconda domenica di maggio.

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