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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Rincari record, Federlazio: "Le aziende rischiano di fermarsi”. Chiesto un incontro ai sindacati

L’allarme lanciato dal presidente Marco Picca per le conseguenze dell’abnorme aumento dei prezzi di materie prime e fonti energetiche anche per le imprese della provincia di Latina

Le aziende pontine rischiano di fermarsi: questo l’allarme lanciato da Federlazio Latina che segnala la situazione di crisi vissuta dalle imprese della provincia a causa degli aumenti dei prezzi di materie prime e fonti energetiche, anche in conseguenza della guerra in Ucraina. Per questo, per voce del suo presidente Marco Picca, ha chiesto un urgente incontro alle sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil.

Nella lettera Picca sottolinea il “grave disagio” manifestato dalle imprese “per l’abnorme aumento delle materie prime e delle fonti energetiche”; aumenti che per il gas vanno da 40 euro/Mwh a 200 euro/Mwh odierno, per l’energia elettrica, da verifica su bollette, da 30/35.000 euro/mese a 103/108.000 euro/mese e per il gasolio sono arrivati ad oltre 2 euro/litro. Le materie prime quali acciai, legnami, cementi, materie plastiche rilevano aumenti, invece, tra il 40 e il 70%. “Non comprendiamo il silenzio degli organismi di controllo, nonché gli sterili annunci del Governo circa fantomatici interventi volti all’ammortizzazione dei maggiori costi. Al perdurare di questa situazione - scrive ancora il presidente di Federlazio Latina -, molte aziende stanno valutando l’ipotesi di fermare gli impianti di produzione, con la conseguenza inevitabile di ricorrere agli ammortizzatori sociali per il personale dipendente e di perdere le commesse acquisite”.

Da qui la richiesta di un incontro per la prossima settimana con le sigle sindacali “per valutare congiuntamente azioni a tutela delle imprese e dei lavoratori”.

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