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Ristoranti aperti per il pranzo di Natale: “Promuoviamo le nostre eccellenze”

Italo Di Cocco, vice presidente vicario Confcommercio Lazio Sud, commenta i dati dell’indagine dell’Ufficio Studi Fipe per queste feste

Punta l’attenzione sulla realtà della provincia pontina Italo Di Cocco, vice presidente vicario Confcommercio Lazio Sud, nel commentare i risultati dell'indagine dell’Ufficio Studi Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi - dalla quale emerge che quello che ci apprestiamo a vivere sarà un Natale al lavoro per oltre 500 mila addetti della ristorazione e “anti-spreco”. 

Secondo l’indagine sono 4,7 milioni gli italiani che consumeranno il tradizionale pranzo del 25 dicembre al ristorante, un -2,9% rispetto al 2017. “Dall’indagine è infatti emerso che 85.618 esercizi (il 72%) non abbasseranno le saracinesche il giorno di Natale bensì apriranno le porte per accogliere i 4,7 milioni di italiani (-2,9%, in lieve flessione rispetto al 2017) che sceglieranno di trascorrere la festa più importante dell’anno in completo relax spendendo 243 milioni di euro. In flessione invece i pranzi aziendali, una consuetudine considerata in calo da un ristoratore su quattro”.

Menu più ricchi e ‘tutto incluso’ fanno crescere la spesa, mentre tra i ristoratori si registra una nuova sensibilità ai temi dello spreco alimentare. “Nonostante il 63,5% dei ristoratori ritenga che il giorno di Natale le pietanze ordinate e non consumate rappresentino un fatto marginale, quasi sette ristoratori su dieci dichiarano di essere attrezzati per dare ai clienti la possibilità di portare a casa anche quel poco che dovesse restare nel piatto. Menu bambini disponibile nel 37% dei ristoranti, mentre solo il 9,8% utilizza soluzioni ad hoc per agevolare le persone con disabilità, come ad esempio i menu scritti in braille”.

Stando alle stime per il tradizionale pranzo di Natale si spenderanno 243 milioni di euro. Sono invece in calo i pranzi aziendali per lo scambio di auguri con i dipendenti.

“Quando 42 anni fa decidemmo, con mia moglie, di aprire il giorno di Natale fummo guardati con occhio critico - commenta Di Cocco, membro Nazionale di Giunta FIPE Confcommercio -, poi con il passare degli anni i tempi e le abitudini sono cambiate. E' bene riuscire a dotarsi di un’ identità precisa ed affermata sul mercato che racconti chi siamo e dove andiamo. Per questo motivo ogni locale deve avere una sua identità forte, precisa che lo caratterizza e lo accomuna e differenzia da un altro. La ristorazione è arte e passione. I nostri territori della provincia pontina sono un punto di riferimento per la ristorazione, dobbiamo lavorare per difendere le nostre tradizioni e valorizzare e promuovere le nostre eccellenze” conclude il vice presidente vicario Confcommercio Lazio Sud.

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