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Economia

In vista dei saldi, Codacons: decalogo per non cadere nei trabocchetti

Se i pronostici alla vigilia dell'inizio degli sconti parlano di un calo delle vendite, il Codacons arriva in aiuto degli acquirenti pontini con 10 regole d'oro per fare buoni affari

Anche a Latina sabato 7 luglio prenderanno il via gli ormai tanto attesi saldi estivi. In un periodo di crisi come quello che sta vivendo il nostro paese gli sconti appaiono come una manna dal cielo per chi ha aspettato fino ad ora per rinnovare il proprio guardaroba.

E se nel capoluogo il Comune ha deciso di sospendere l'isola pedonale durante l'inizio dei saldi su richiesta degli stessi commercianti, come avverte la Codacons - unica associazione in Italia le cui previsioni sulle spese in regime di saldi vengono puntualmente confermate ogni anno dagli stessi commercianti –, quest’anno c’è sa aspettarsi una riduzione delle vendite del 20% rispetto a quelle dello scorso anno, con alcune città che potrebbero toccare anche il picco di -30%.

La spesa procapite nel periodo di sconti – calcola il Codacons - non supererà gli 80 euro. “Il dato è particolarmente negativo – spiega il presidente nazionale Carlo Rienzi - considerato che già lo scorso anno si era registrato un crollo degli acquisti del 15%. Ad influire sul calo degli acquisti sarà soprattutto “l’effetto IMU”, le tasse e i balzelli introdotti dal Governo, la crisi ancora in corso e la scarsa fiducia degli italiani nel futuro economico nel nostro paese”.

Si registrerà poi una riduzione delle vendite anche nei centri commerciali e negli outlet, che negli anni passati avevano retto all'ondata di crisi. Solo il 45% degli italiani – stima infine l’associazione - si avvarrà degli sconti di fine stagione.

Intanto come ogni hanno il Codacons suggerisce a quanti intendono dedicarsi alle spese folli un decalogo aggiornato con le ultime norme di riferimento e le vecchie, ma sempre valide, regole d’oro per fare buoni affari. Quindi anche l’istituto locale di Latina indica una serie di stratagemmi per districarsi nella selva dei saldi e prevenire i sempre possibili trabocchetti:

1) Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad es. perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.
2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. E' improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.
3) Girate. Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l'effettività dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.
4) Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.
5) Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all'acquisto). Un commerciante, salvo nell'Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
6) Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
7) Negozi e vetrine. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla "nuova". Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
8) Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
10)Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.
 

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