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Economia

Sapa, futuro nero per gli operai: tensione durante la protesta

Ancora un nulla di fatto nell'ultimo incontro presso la sede di Unindustria. Clima surriscaldato al termine del vertice in via Montesanto: i lavoratori hanno aggredito il direttore del personale della società

Continua la protesta dei dipendenti della Sapa di Fossanova dopo l’annuncio della società di voler chiudere il sito pontino. Durante l’incontro di ieri presso la sede di Unindustria gli operai sono scesi di nuovo in piazza per difendere il loro futuro.

Ma proprio durante la manifestazione in via Montesanto sono stati vissuti momenti di tensione: al termine del vertice, che non ha portato ad un nulla di fatto, gli animi si sono surriscaldati e il direttore del personale è stato aggredito dai lavoratori.

Un gesto che l'azienda definisce “violento ed ingiustificabile”, condannato anche dagli stessi sindacati.

“Sapa – si legge in una nota della società - stigmatizza ogni episodio di violenza ed illegalità, ed invita tutte le Parti Sociali a garantire il ripristino di un clima di collaborazione proficua, che possa favorire il processo di consultazione in corso, nell’interesse di tutti.
L’azienda, dopo aver comunicato il 5 maggio alle Autorità Competenti e alle Rappresentanze Sindacali la propria intenzione di procedere alla chiusura dello stabilimento di Fossanova – prosegue la nota -, ha avviato il processo di consultazione secondo le procedure previste dalla legge, e rimane impegnata nell’individuazione delle migliori soluzioni per le persone e le comunità coinvolte”.

Un gesto che non ha giustificazioni, che rischia di compromettere una trattativa ancora in corso e che deriva dal senso di esasperazione che stanno vivendo i dipendenti” commenta il segretario provinciale dell’Ugl Metalmeccanici Latina, Giuseppe Giaccherini. "L’azienda ha ascoltato le proposte dei sindacati e di due operai a cui era stata data l’opportunità di partecipare all’incontro come uditori, riportandole  alla direzione - spiega il sindacalista -. Ma la preoccupazione dei lavoratori cresce di giorno in giorno e il rischio di un acuirsi delle tensioni sociali è molto forte.

Esprimendo solidarietà al rappresentante aziendale, il sindacalista sottolinea che “in un momento così delicato seguire la via del dialogo è l’unica strada possibile per trovare una soluzione utile affinché l’azienda faccia un passo indietro e riesca a garantire un futuro sereno ai dipendenti del sito”.

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