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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Siccità, Coldiretti lancia l’allarme nel Lazio. Zingaretti: "Proclameremo lo stato di calamità naturale"

Secondo una stima solo nel Lazio a causa della siccità si contano danni per oltre 250 milioni di euro. Nel pomeriggio l'annuncio del presidente della Regione

Coldiretti lancia l’allarme per la siccità anche nel Lazio e ha inviato alla Regione la richiesta dello stato di calamità a causa della forte crisi idrica, che si appresta a superare livelli mai registrati dall’inizio del secolo scorso. La federazione regionale chiede un confronto sul tema: “Le nostre campagne, così come le città, sono assediate dalla siccità, che costringe a razionamenti per i terreni agricoli, già avviati a Frosinone e Latina, dove l’erogazione per i terreni viene sospesa tutti i giorni dalle ore 12 alle 18 e per l’intera giornata del mercoledì nel frusinate e la domenica per alcuni impianti a Latina”. 

“Una situazione che comporta un aggravio di costi per le aziende agricole - spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri - che sono costrette ad utilizzare motori a pompe elettriche e dunque a consumare gasolio, in un momento in cui i costi per il caro carburante e il caro energia sono lievitati. Tutto questo sta portando sul lastrico le nostre aziende, già in difficoltà per la crisi economica determinata dalla pandemia e l’aumento dei costi delle materie prime, insieme ad una serie di problemi che nel Lazio stanno mettendo in ginocchio alcune attività, come gli allevamenti suinicoli alle prese con la peste suina. Un problema che si ripercuote anche sulle aziende zootecniche. Rischiamo di compromettere comparti fondamentali per la nostra economia e posti di lavoro”. 

Secondo una stima della federazione regionale, solo nel Lazio a causa della siccità si contano danni per oltre 250 milioni di euro. “Costi - spiega Coldiretti Lazio - che riguardano investimenti sostenuti per le semine, aggravio di spese per gasolio o corrente per irrigare, mancata produzione diretta di foraggio per gli allevamenti e mancato reddito per ortofrutta, oltre ai cali produzione per vino e olio, che sono le più colpite.Per far fronte alle problematiche delle aziende Coldiretti ha presentato al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali due emendamenti che prevedono l’estensione del credito di imposta anche al secondo trimestre 2022 e per le serre, oltre ad un sostegno per fronteggiare il caro carburante con i costi lievitati per l’acquisto del gasolio”. 

“La siccità ha portato a cambiare anche le scelte di coltivazione - continua Granieri - e preoccupa fortemente la riduzione delle rese di produzione delle coltivazioni in campo, come il grano che fa segnare quest’anno un calo del 15% delle raccolta. Sono in difficoltà anche le coltivazioni di girasole, mais, e gli altri cereali, oltre a quella dei foraggi per l’alimentazione degli animali e di ortaggi e frutta, che hanno bisogno di acqua per crescere”. Da inizio anno nel Lazio sono caduti circa 100 millimetri di acqua, contro gli oltre 350 di media degli ultimi 16 anni. “Una situazione drammatica che porta al taglio dei raccolti, in un momento in cui il Paese avrebbe bisogno di tutto il suo potenziale alimentare, per fare fronte agli effetti sui prezzi causati dal conflitto in Ucraina. Uno scenario di profonda crisi idrica che peggiora con l’ondata di calore, che porta le temperature sui 40 gradi, con le falde sempre più basse". 

Zingaretti: "Proclameremo lo calamità naturale"

Sul tema è intervenuto oggi pomeriggio proprio il presidente della Regione Nicola Zingaretti che ha annunciato che sarà proclamato lo stato di emergenza. "Annuncio che nelle prossime ore proclameremo lo stato di calamità naturale" ha detto a margine di un incontro. "L'emergenza climatica non è un problema del futuro, ma del presente  vediamo cosa sta succedendo in tutta Italia e dobbiamo muoverci anche noi. Lo stato di calamità servirà ad adottare immediatamente le prime misure, ad invitare i sindaci alle prime misure di contenimento perché dobbiamo prepararci a una situazione che sarà molto critica e dovrà basarsi sul risparmio idrico da tutte le attività, a cominciare dai consumi familiari, però anche alla ricerca di forme di approvviggionamento e di presenza vicino alle amministrazioni comunali. Per ora lo stato di calamità naturale è il primo step - ha aggiunto il governatore del Lazio -. A questo, monitorando la situazione con prefetture, Acea e altri attori interessati, vedremo gli altri step successivi, per ora mi permetto di dire a tutti: è bene fare i conti con l'emergenza climatica che vuol dire, in questo caso, risparmiare acqua”.

"Le condizioni meteorologiche sono le stesse, se non peggiori, del 2017, ma grazie all'impegno di questi anni la situazione ancora è meno drammatica. Bisogna però prevenire con grande radicalità sapendo che tutti e tutte possiamo fare qualcosa: dal consumo domestico a quello commerciale, se vogliamo passare un'estate più tranquilla è bene da subito cominciare una strategia del risparmio, e questo sarà lo spirito collaborativo che chiederò a tutti i sindaci della regione" ha poi concluso.


 

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