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Chiusi gli Stati Generali del Turismo, si allunga la scia di polemiche

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

Gli Stati Generali del Turismo, strombazzato in ogni crocicchio della Regione Lazio, anticipati da uno sproporzionato battage pubblicitario sui media e da una fitta campagna di manifesti affissi lungo le strade che dalla Capitale portano verso il sud della Provincia di Latina, sono partiti male. Anzi malissimo! In primo luogo perché la sala del convegno non era capace di contenere il numero degli invitati, tanti sono rimasti in piedi e diversi anche sotto una pioggia battente.

Ma anche per l’obbrobrio istituzionale prodotto: il non aver invitato il presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, reo di difendere con troppa foga i diritti dei cittadini pontini. Per far sentire la propria voce il presidente Cusani è stato costretto a organizzare una conferenza stampa dall’evocativo titolo: il “Turismo in Provincia di Latina, tra illusioni e percorsi reali”.

“A scanso di equivoci o strumentalizzazione - afferma Cusani - l’atteggiamento mio e dell’intera Provincia di Latina non è contro la Regione Lazio. Non abbiamo intenzione di fare un altro partito, non vogliamo essere contro e mi guarderei bene dal minare il cammino del presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che è stata eletta grazie al determinante contributo delle Province, ma abbiamo il coraggio delle nostre idee e le portiamo avanti. C’è da rimarcare che tra i primi atti dell’assessorato al turismo della Regione Lazio ha cassato, dopo 76 anni di storia dai territori provinciali, le Aziende di Promozione Turistica. Ha liquidato gli sportelli di Informazione e Accoglienza Turistica e tolta la competenza sulle Agenzie di Promozione Turistica, che hanno svolto negli anni un ruolo peculiare per il turismo, rappresentano le cellule di prossimità per il turista, a servizio del territorio".

"L’assessore Zappalà dice che sono state cancellate per ‘esigenze di risparmio finanziario e presunte inadempienze delle Province’ e che ingloberà tutte queste competenze all’interno dell’Agenzia Regionale per il Turismo, che ha sede a Roma. Questo un provvedimento adottato proprio nel momento in cui si stava perfezionando un lungo e faticoso percorso di decentramento amministrativo che prevedeva, tra l’altro, il trasferimento delle funzioni delle APT in capo alle Province. All’Agenzia Regionale per il Turismo, che sarà costituita da circa 90 persone, sono state già assegnati oltre 2,5 milioni di euro per le annualità 2011 e 2012. Dove sta il risparmio? La vicinanza al cittadino? Le soluzioni in tempi rapidi? Questo nuovo istituto comporterà un aumento di spesa abnorme e un accentramento romanocentrico inaccettabile, che allontana i servizi istituzionali e turistici sia dal territorio che dagli operatori economici. Altro che efficientamento e risparmio finanziario!" ha continuato Cusani.

Inadempienze anche sul “finanziamento destinato alle opere di riqualificazione e accessibilità ai litorali dei comuni costieri ammonta a 48 milioni di euro di cui 23 assegnati ai Comuni costieri della Provincia di Latina. In realtà tali finanziamenti a tutt’oggi non sono ancora arrivati a destinazione.

Senza parlare della produzione di leggi e provvedimenti regionali che hanno fortemente penalizzato i Comuni e gli Enti territoriali della Provincia di Latina, e poi c’è il Piano Regionale del Turismo triennale, le cui risorse annuali ammontano allo 0,12% delle entrate, ovvero a 21 milioni di euro su 189 miliardi di cui ne sono stati impegnati solo 6. Sul Porto Canale di Rio Martino – afferma Cusani - i lavori appaltati per la messa in sicurezza della bocca di accesso al Canale costituiscono un primo stralcio dell’insieme delle opere di ingegneria idraulica per un importo stanziato dalla Provincia di Latina di 2.727.492.

La Regione finanzierà 711.000 euro, una elemosina contro i 6 milioni di euro del Ministero del Turismo (grazie all’onorevole Tajani) e altri 681.000 euro saranno stanziati sempre dalla Provincia. Nell’elenco sono poi compresi gli interventi di riqualificazione e sviluppo sostenibile per il lago di Sabaudia, il Piano per la Mobilità comprensoriale e lo sviluppo del turismo sostenibile (Fondi – Sperlonga – Monte San Biagio), la promozione e lo sviluppo delle vie del mare, il Piano integrato di sviluppo dell’economia del mare e, dulcis in fundo, il “Patto territoriale provinciale per lo sviluppo”. A tal proposito sono oltre 400 le proposte progettuali pervenute che prevedono investimenti privati per circa 600 milioni di euro.

Il dato finale è stato rivolto al miliardo di euro che il turismo produce come Pil, ai 21.838.000 di turisti che arrivano ogni anno in provincia di Latina, alle oltre 18.000 unità fisse e alle 24.000 stagionali che lavorano nel settore e all’aumento delle 300 unità nel comparto nel 2010. “Progetti, atti concreti e interventi sui fondamentali senza il becco di un quattrino dalla Regione. Lo avremmo detto agli Stati Generali del Turismo – conclude Cusani - ma la Regione non sa ascoltare”.

Inoltre, ieri nel convegno dei generali del turismo, il presidente Polverini, l’assessore Zappala e sodali regionali, alle puntuali e documentate contestazioni di Cusani non hanno dato risposta alcuna, buttandola nella facile caciara politica. Presidente Polverini, è bene che Lei sappia con chiarezza che per i diritti della Provincia di Latina siamo disponibili, ieri come oggi, a lottare senza risparmio di energie.
 

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