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Economia

Tasi, verso l’acconto del 16 ottobre: la mappa dei comuni pontini

Analisi della UilP sull'applicazione della Tasi in provincia. 2,14 per mille l'aliquota media, a fronte di una media nazionale 2,05 per mille: le più alte a Latina, Monte San Biagio e Sezze, "Tasi Zero" sulla prima casa a Sperlonga

L’aliquota media applicata a tutti i comuni della provincia è del 2,14 per mille, a fronte di una media nazionale 2,05 per mille, mentre soltanto 9 comuni pontini hanno deliberato detrazioni e/o agevolazioni; Sperlonga è l’unico comune a “Tasi Zero” sulla prima casa e nei 22 comuni dove il 16 ottobre si pagherà l’acconto, il costo della Tasi è di 137 euro per contribuente, di cui 69 euro da pagare con l’acconto e altri 69  con il saldo di dicembre.

Questo è il quadro dipinto dalla Uil Pensionati a due settimane esatte dal 16 ottobre, giorno previsto della scadenza per pagare l’acconto della prima rata della Tasi per i Comuni che hanno pubblicato le aliquote sul sito del Ministero dell’Economia.

“Sono 22 i Comuni che hanno pubblicato le aliquote entro il 18 settembre - spiega Francesca Salvatore, segretario generale della Uil Pensionati di Latina -, i quali si aggiungono alle 10 Amministrazioni (Aprilia, Campodimele, Formia, Maenza, Monte San Biagio, Norma, Ponza, Rocca Massima, Sonnino e Terracina), che avevano adempiuto entro il 25 maggio e dove si è pagato l’acconto nel mese di giugno  scorso. Pertanto, ad eccezione di Roccasecca unico Comune ritardatario per il quale, se entro il 30 novembre non verranno pubblicate le aliquote, la Tasi si pagherà con l’aliquota base dell’1 per mille”.

Ma non saranno soltanto i proprietari di casa a presentarsi alla cassa, continua il segretario, infatti come è già successo a giugno in 6 Comuni, anche in altri 12 comuni il 16 ottobre gli inquilini dovranno pagare una quota compresa tra il 10% e il 30% della Tasi.

Il costo, elaborato dalla UIL Pensionati di Latina, si riferisce ad un’abitazione di 5 vani con rendita catastale di 412 euro. 

I COSTI PER LA PRIMA CASA - Il Comune dove si paga di più è Sezze, dove per un’abitazione oggetto del campione, il costo medio della Tasi è di 228 euro medi; a Latina città il costo medio è di 177 euro medi (189 euro per una famiglia senza figli e 164 euro per una famiglia con 1 figlio), mentre a Gaeta, Minturno, Prossedi, Roccagorga, Sabaudia, Santi Cosma e Damiano scende a 173 euro. A Sperlonga per una prima casa la Tasinon è dovuta, invece a Castelforte e San felice Circeo si pagheranno 69 euro medi, a Bassiano 84 euro e a Sermoneta 97 euro.

LE ALIQUOTE E DETRAZIONI IN TUTTI I COMUNI - Sperlonga,  spiegano ancora dalla Uil, è l’unico Comune a “Tasi zero” sulla prima casa, ma ha deliberato un’aliquota del 2 per mille sulle case locate di cui una quota del 30% a carico degli inquilini. Latina, Monte San Biagio e Sezze applicano sulla prima casa l’aliquota del 3,3 per mille; 14 Comuni (Aprilia, Cori, Formia, Gaeta, Minturno, Norma, Ponza, Prossedi, Roccamassima, Roccagorga, Sabaudia, Santi Cosma e Damiano, Sonnino e Terracina) applicano l’aliquota del 2,5 per mille; Itri il 2,4 per mille; Priverno il 2,3 per mille; 4 Comuni (Lenola, Maenza, Spigno Saturnia e Ventotene) il 2 per mille; Cisterna l’1,8 per mille; Sermoneta l’1,58 per mille; Bassiano l’1,2 per mille; Campodimele, Castelforte e San Felice Circeo l’1 per mille.

Soltanto 9 Comuni hanno in qualche modo temperato l’impatto della Tasi - commenta Francesca Salvatore - introducendo delle detrazioni. Aprilia ha deliberato una detrazione fissa di 100 euro ad abitazione; a Cori le detrazioni riguardano 25 euro per ogni figlio (massimo 3 figli) e una riduzione del 30% per le persone disabili; Gaeta una riduzione del 50% con ISEE inferiore ai 3 mila euro; Latina una detrazione di 80 euro per case con rendita catastale fino a 350 euro e 40 euro per case da 350 euro a 500 euro di rendita catastale più 25 euro per ogni figlio fiscalmente a carico che diventano 50 per i figli  disabili;  Monte San Biagio ha fissato una detrazione per ogni immobile di 150 euro; Sermoneta punta soltanto sui figli minori di 26 anni (25 euro); a Sezze è stato costituito un fondo di 125 mila euro per introdurre agevolazioni alle famiglie più deboli; a Spigno Saturnia una detrazione di 35 euro per case con rendita catastale fino a 350 euro; a Terracina per case con rendita catastale fino a 400 euro è prevista una detrazione di 150 euro e una detrazione di 130 euro per case con rendita catastale da 400 a 700 euro.

LA QUOTA A CARICO DEGLI INQUILINI - Sono in totale 18 i Comuni, che applicano la Tasi anche sugli altri immobili, ed in particolare sugli immobili locati. “Pertanto in questi Comuni - spiega ancora il segretario -, gli inquilini dovranno pagare parte della Tasi. In particolare a Bassiano, Cisterna, Fondi, Gaeta, Maenza, Monte San Biagio, Roccagorga e Terracina, la quota per gli inquilini e del 10%; a San Felice Circeo, Sezze e Ventotene il 20%; a Campodimele, Itri, Lenola, Norma, Pontinia, Roccamassima, e Sperlonga il 30%.

CONCLUSIONI - “Purtroppo - conclude Francesca Salvatore - per chi vive con un reddito da pensione la pressione fiscale aumenta e non diminuisce. I Comuni, a corto di risorse e nell’incertezza più totale, scelgono la via più facile: rivedere al rialzo le aliquote delle imposte locali, anziché concentrarsi sui tagli alla spesa improduttiva ad iniziare da quella per i costi della politica”.

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