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Economia

Immobiliare turistico: dall’estero segnali positivi. Ma serve una cambio di marcia

Resta ancora debole il mercato interno, ma non solo. Filip: “La bellezza del nostro territorio spesso penalizzata da servizi offerti assolutamente non all’altezza e i proprietari non sono al passo con i tempi”

Un “estate in chiaroscuro per l'immobiliare turistico pontino”. Così gli esperti del settore definiscono la bella stagione, che ormai volge al termine, nella provincia pontina: infatti, se il mercato interno si dimostra ancora debole, con un calo della domanda da parte del tradizionale triangolo d'utenza Roma-Napoli-Frosinone – stimato intorno al -20% -, si registra con soddisfazione un'impennata nell'interesse da parte dei turisti d'oltralpe, che arriva a compensare – se non ad incrementare leggermente – il fatturato complessivo derivante dalle case vacanza pontine. “Indubbiamente le nuove tecnologie hanno fatto la loro parte relativamente alla promozione del territorio – spiega Salvatore Meneghello, delegato regionale Fiaip Turismo nonché agente immobiliare terracinese -, in alcuni mesi (ad esempio marzo e aprile) le trattative di compravendita concluse positivamente con investitori stranieri hanno superato in termini assoluti quelle condotte con connazionali. Non trascurabile certamente considerare che chi manifesta l'interesse da così lontano ha indubbiamente serie intenzioni a chiudere, quindi doppio vantaggio per i professionisti dell’immobiliare”.

I turisti stranieri

La Germania fa la parte del leone, nella classifica dei nostri fans: arriva da lì infatti il 29% delle manifestazioni di interesse, nella speciale classifica segue poi la Francia (19%) e Svizzera (14%). Più staccati Paesi Bassi, Gran Bretagna (entrambe raccolgono il 5% del totale), Belgio (4%), Spagna (3%) e Stati Uniti, Polonia e Russia. Da quest'ultima e dai paesi Baltici – Estonia e Lettonia in particolare – giungono però le richieste relative agli immobili di maggior pregio, e quindi più cari.

Il rovescio della medaglia

Ma non è tutt’oro quello che luccica. Molti, spiega Meneghello, “sono interessati a mettere a rendita l'alloggio acquistato, affittando a connazionali. E qui entrano in gioco fattori che spesso ci penalizzano, perché gli investitori analizzano le infrastrutture: strade, ferrovie, impiantistica degli edifici sovente influiscono negativamente sulla decisione finale. La bellezza del nostro territorio, purtroppo, spesso è penalizzata dai servizi offerti assolutamente non all’altezza".

“Anche sul fronte delle locazioni turistiche – interviene Stefano Vertice, direttivo Fiaip ed agente fondano -, il problema è serio e sentito. I portali web hanno fatto il loro lavoro, attraendo, ma se gli ospiti trovano alloggi con mobili vetusti, senza condizionatori e senza connessione internet wi fi, il web non perdona: una recensione impietosa penalizza un intero territorio. Il nostro – sottolinea con forza Vertice – è un turismo familiare, la provincia pontina non è la Romagna e le attrattive per i giovani sono poche. La coppia con bambini odierna è però composta da ragazzi di trent'anni, nativa digitale: impensabile far trovare la casa sprovvista di wi fi, con una TV 19 pollici a tubo, senza condizionatori. Troppo spesso – conclude amaramente Vertice – i proprietari hanno lesinato sulle innovazioni, ma oggi un simile atteggiamento equivale a un suicidio. Serve un deciso cambio di passo, o ne pagheremo le conseguenze a stretto giro”. 

Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente provinciale Pietro Baglio, che sintetizza: “Farò mie in sede nazionale le giuste osservazioni dei colleghi. Non solo: le Istituzioni potrebbero aiutarci molto anche promuovendo meglio il nostro brand, ‘Lazio’, che è abbastanza sconosciuto. Quando negli annunci evidenziamo la nostra vicinanza con la capitale – spiega il presidente - raccogliamo subito interesse. Mare splendido a un'ora da Fiumicino e dal Colosseo, per turisti abituati  a macinare migliaia di chilometri, sono una bazzecola. Roma è dunque il marchio vincente, la Regione è invece abbastanza ignota, salvo forse Sperlonga o Circeo. Occorrerebbe dunque un'azione promozionale più incisiva – conclude Baglio -, per renderci più immediatamente riconoscibili”.

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