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Viaggi Sermoneta

Cosa fare e vedere a Sermoneta: tra il borgo medievale, la natura, feste e sagre

Con il suo borgo medievale rappresenta uno dei centri della provincia pontina più belli e suggestivi, con l'intera cittadina. Un viaggio tra le bellezze che offre una tra dei tra le più apprezzate mete turistiche della provincia

Con il suo borgo medievale rappresenta uno dei centri della provincia pontina più belli e suggestivi, con l’intera cittadina racchiusa tutta all’interno della vecchia cinta muraria fatta di stradine in salita, vicoli e piazzette. Sermoneta sorge in cima ad una collina alta 257 metri circondata da natura racchiude in se tutto il fascino dell’antica cittadina medievale meta turistica tra le più apprezzate della provincia pontina.

Le fortune di Sermoneta, che poi nel corso dei secoli diventa il centro principale di un feudo fiorente anche dal punto di vista artistico e culturale, iniziano alla fine del XIII secolo con la signoria della famiglia Caetani.

IL BORGO MEDIEVALE - “Uno dei borghi medievali meglio conservati d’Italia, ricca di cultura e di storia, le cui origini si perdono lontano nel tempo, probabilmente in epoca preromana”: così Sermoneta viene presentata sul sito ufficiale del Comune. Il cuore del paesino ricco di monumenti e di bellezze da vedere è caratterizzato dalle stradine strette e tortuose tipiche, dal silenzio e dalla quiete degli antichi paesi. Da togliere il fiato il Belvedere di via della Valle dal quale è possibile ammirare tutta la pianura pontina e al quale si può arrivare percorrendo una suggestiva scalinata. Da vedere anche la Loggia dei Mercanti costruita nel 1446 per ordine di Onorato Caetani per essere adibita a sede del Comune, degli affari e delle assemblee popolari. Rappresenta ancora oggi un punto di incontro dei cittadini ed è uno dei luoghi più caratteristici del paese. Da qui si affacciava Massimo Troisi nel celebre film “Non ci resta che piangere”, girato a Sermoneta nel 1984.

IL CASTELLO CAETANI -  Il Castello Caetani si erge maestoso sul paese di Sermoneta e fu costruito nel XII secolo dagli Annibaldi; di quella struttura originaria rimangono solamente il maschione la controtorre detta Maschietto che dominano una corte quadrangolare (Piazza D'Armi). Il resto fu demolito dagli stessi Castani, proprietari del castello a partire dal 1297, che volevano rendere la Rocca degli Annibaldi una vera e propria fortezza militare. Ricostruirono la Sala dei Baroni ed il contiguo edificio detto "Casa delle Camere Pinte", ed eressero nuovi edifici e ben cinque cerchie di mura, che, grazie a un sistema di ponti levatoi, garantivano la possibilità di isolare la torre in caso di attacco. Nel 1499, dopo la scomunica e la cacciata dei Caetani dai loro possedimenti da parte di Papa Alessandro VI, il castello appartenne ai Borgia che ne apportarono alcune modifiche per poi tornare ai Caetani all'inizio del XVI secolo. Dopo il saccheggio del 1798 da parte dei soldati francesi, gli stessi Caetani diedero corso ad imponenti lavori di restauro. Il castello è certamente uno dei monumenti tra i più integri dell'antica architettura medievale del Lazio e dell'Italia. Alla Fondazione Roffredo Caetani è affidata la sua custodia e conservazione.

LE CHIESE E LE ABBAZIE - Tante le chiese che arricchiscono anche il patrimonio artistico, culturale e religioso del borgo medievale di Sermoneta. Dalla cattedrale di Santa Maria Assunta che si dice essere costruita intorno al XII secolo sulle sulle rovine di un tempio dedicato alla dea Cibele, alla chiesa di San Giuseppe che si trova all’ingresso del paese ed è dedicata al Santo Patrono. Bellissima anche la chiesa di San Michele Arcangelo che, stretta tra le case risale alla seconda metà del XII secolo. Da vedere anche la chiesa ed ex convento di San Francesco che si trova a meno di un chilometro dal paese al quale è collegato attraverso la via San Francesco, e la sinagoga ebraica, la più importante testimonianza della presenza ebraica a Sermoneta. Tappa obbligatoria all’Abbazia del Valvisciolo, edificata in rigoroso stile romanico-cistercense è uno dei massimi capolavori del genere della provincia dopo l'abbazia di Fossanova.

LA NATURA - Suggestivo il Giardino degli Aranci, il polmone verde del centro storico restituito alla collettività nel 2012 dopo 50 anni di oblio, che offre un meraviglioso anfiteatro che si affaccia sulla vista del Castello Caetani. Nasce nel Cinquecento nell’area che originariamente veniva chiamata chiamata "pomerio" e non era edificabile poichè era destinata all’esercito e doveva necessariamente essere sgombera per permettere l’assembramento delle truppe in caso di guerra. Nel Settecento l'area diventa giardino e, di conseguenza, destinata alla coltivazione di alberi di frutta ed, in particolare, gli agrumi. Tappa obbligatorio se si decide di visitare Sermoneta al Giardino di Ninfa, tra i più bei parchi del mondo dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio nel 2000  - Tutto sul Giardino di Ninfa -

EVENTI E MANIFESTAZIONI - Ma Sermoneta nel corso dell’anno ospita numerosi eventi e manifestazioni che sono famosi in tutta Italia. Dalla “Sagra della Polenta” che si tiene ogni anno nel mese di gennaio ed è una tradizione secolare che ogni anno ha luogo in onore di Sant’Abate,alla festa di San Giuseppe e festa dei Fauni organizzata per la sera del 18 marzo quando vengono accesi numerosi ed enormi falò ion ogni rione nell’ambito di una bellissima gara che vedrà trionfare solo uno di loro. Poi c’è il “Maggio Sermonetano Spettacoli In Strada” manifestazione culturale ideata per la prima volta nel 1996 per creare un progetto culturale di sensibilizzazione alle principali discipline artistiche. Tra le più conosciute poi anche la Festa di San Michele la tradizionale fiera del bestiame e dell’artigianato che si tiene alla fine di settembre presso l’area del mercato dove vengono allestiti stand per la promozione di prodotti artigianali, agricoli, prodotti alimentari tipici locali ed esposti i capi di bestiame delle aziende di allevamento locali. 

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