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Viaggi Gaeta

Gaeta, sei tipi di turismo

Per gli amanti della natura o delle visite più 'classiche', quelle che guardano le architetture antiche o militari, fino a diverse mete religiose e le 7 spiagge

Secondo Virgilio, il nome deriva dalla nutrice di Enea, Cajeta. Gaeta, con i suoi 21mila abitanti circa, si trova nella parte meridionale della provincia, vicino a Formia e al confine con la Campania. Per millenni porto militare importante, e per questo presenta tracce di tutte le epoche. Infatti vi convivono resti romani, medievali, ma anche roccaforti borboniche e influenze moresche. Oltre al fatto che presenta diverse spiagge e ambienti naturali,  che la rendono una buona meta per tutti i tipi di turismo. E' lo stesso sito del Comune di Gaeta, infatti, a suggerire diversi itinerari.

TURISMO 'MILITARE' - Quasi un simbolo per la città, il castello Angioino-Aragonese: probabilmente eretto nel VI o VII secolo durante la guerra dei Goti o il dominio dei Longobardi. Di sicuro esisteva già al tempo di Federico II di Svevia, il quale durante il periodo delle lotte col papato, soggiornò in diverse occasioni in Gaeta. La struttura è composta da due edifici comunicanti realizzati in due momenti storici diversi: quello angioino, realizzato durante la dominazione francese, e quello aragonese, fatto costruire dall'imperatore Carlo V. Nel risorgimento fu vittima dell'assedio piemontese, guidato da Enrico Cialdini, dopo l'incontro di Teano, nel 1860-1861, prima della conquista del Regno delle Due Sicilie.

Turistici sono anche il Palazzo del Vio e il palazzo arcivescovile. Il primo fu costruito come vescovado dall'omonimo cardinale e arcivescovo di Gaeta nel Rinascimento. All'interno ospita il Museo Diocesano, che raccoglie opere provenienti da chiese sconsacrate della città. Il palazzo arcivescovile, invece, si trova dietro la cattedrale e affacia sul mare.

TURISMO ARCHEOLOGICO - A Gaeta si trovano monumenti anche risalenti a epoche più antiche: come il mausoleo di Lucio Munazio Planco, sulla cima del Monte Orlando,c ostruito nel 22 avanti Cristo in blocchi di pietra, con 4 camere mortuarie. A seguire, il mausoleo di Sempronio Atratino, posto sulla vetta dell'omonimo colle, ormai ridotto a un rudere. Visitabile anche lo stabilimento della S.S. Annunziata, nato in occasione del Giubileo del 1300 anche per l'accoglienza dei pellegrini, con due cortili, uno barocco e uno catalano, e la Cappella dell'Immacolata Concezione detta 'Cappella d'Oro'. C'è anche l'ex Caserma Cosenz, edificio ottocentesco che ospita mostre temporanee, e il monastero di Santo Spirito di Zannone.

TURISMO NATURALE - Le aree naturali di Gaeta sono diverse. Importante è il parco regionale urbano Monte Orlando: si tratta di una zona protetta di 53 ettari, che si trova tra la spiaggia di Serapo e il centro antico di S. Erasmo e la sua Oasi Blu. Consente immersioni subacquee e gare di vela, oltre a passeggiate lungo i percorsi tracciati e, grazie ai suoi affioramenti rocciosi a picco sul mare, il free climbing. Si trova all'interno del parco regionale Riviera di Ulisse, nel lembo meridionale della Regione Lazio. Vi si ammirano diverse specie di animali, dal falco alla raganella.

LE SPIAGGE - In tema di aree naturali, Gaeta ospita 7 spiagge. La più estesa è Serapo, di sabbia sottilissima e il mare trasparente. La spiaggia di Quaranta Remi prende il nome dal numero di remate necessarie per percorrerla tutta. L'Ariana si caratterizza per la sabbia bianca calcarea; ha due speroni di 50 e 70 metri, su ccui svetta una torre viola. Il suo nome deriva dalla fusione dialettale tra le parole 'aria' e 'sana': in effetti, è anche conosciuta come 'arianna'. Segue la spiaggia dell'Arenauta (o dell' 'arena auta'): sotto una falesia, vi si accede con 300 gradini. Contiene una grotta e una parete di roccia utilizzata per le scalate. Oltre alla spiaggia di Fontania, si trovano quella di San Vito e quella di Sant'Agostino, con scogliere e falesie.

TURISMO RELIGIOSO - I visitatori amanti dell'architettura religiosa si possono dirigere alla cattedrale dei Santi Erasmo e Marciano, con il campanile in stile arabo-moresco, verso il Santuario della Santissima Annunziata. Qui, dall'abside si raggiungono la cappella detta 'Grotta d’Oro' e il santuario della Santissima Trinità, meglio conosciuta come 'Santuario della Montagna Spaccata', in cui si trovano tre voragini nella falesia. Qui, lungo la scalinata che porta all'interno, si vede sulla parete destra l’orma delle cinque dita di una mano, detta 'mano del Turco'.

TURISMO NAUTICO - Da Gaeta si ammirano il promontorio del Cicero, le Isole Pontine e Ischia e Procida, il Vesuvio, e il golfo con la catena dei Monti Aurunci. In effetti, da qui partono le navi per visitare le isole pontine o per fare il giro del promontorio e navigare lungo la costa fino a Sperlonga, raggiungendo San Felice Circeo.

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