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Tra i più romantici e belli del mondo, il fantastico Giardino di Ninfa

Dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio nel 2000, è stato definito dal New York Times il più romantico giardino del mondo e inserito dal Telegraph nella classifica dei dieci più belli al mondo

Un’oasi incantata, fantastico esempio del potere della natura e di come questa sappia lasciare senza fiato per la sua bellezza, la sua maestosità e per la sua poesia, il Giardino di Ninfa è stato è stato dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio nel 2000 .

Definito dal New York Times il più romantico giardino del mondo e inserito dal Telegraph nella classifica dei dieci più belli al mondo, è una perla della provincia pontina.

UN PO’ DI STORIA - Ai piedi dei Monti Lepini si trova al confine tra i comuni di Cisterna, Norma e Sermoneta, sorge sui ruderi dell’antica cittadina medievale di Ninfa, saccheggiata e distrutta nel 1932 e mai più ricostruita. Nel XVI secolo il cardinale Nicolò III Caetani, amante della botanica, affidò a Francesco da Volterra il lavoro di creare a Ninfa un ‘giardino delle sue delizie’ che cadde in rovina poco dopo la morte del cardinale nel 1585. Alla fine dell’Ottocento proprio i Caetani ritornarono sui possedimenti e fu grazie a Ada Bootle Wilbraham, moglie di Onoraro Caetani, e a due dei suoi sei figli, Gelasio e Roffredo, che piano piano il giardino riprese vita.

Si occuparono di Ninfa decidendo di crearvi un giardino in stile anglosassone che presto sarebbe diventato il più romantico e bello del mondo. Bonificarono le paludi, estirparono gran parte delle infestanti che ricoprivano i ruderi, piantarono i primi cipressi, lecci, faggi e rose in gran numero, e restaurarono alcune rovine, fra cui il palazzo baronale, che divenne la casa di campagna della famiglia.

Ma fu grazie al tocco di due donne, Marguerite Chapin, moglie di Roffredo Caetani, prima e Lelia figlia di Roffredo e ultima erede, poi, se oggi possiamo ammirare questo meraviglioso giardino.  La prima continuò la cura di quest’oasi verde introducendo nuove specie di arbusti e rose mentre Lelia ne continuò il lavoro con il suo amore e la sua grande sensibilità: accostando colori dipinse un vero e proprio quadro naturale; aggiunse numerose magnolie, prunus e rose rampicanti.

Fino alla sua morte nel 1977 prima della quale decise di istituire la Fondazione Roffredo Caetani al fine di tutelare la memoria del Casato Caetani, di preservare il giardino di Ninfa e il castello di Sermoneta, e di valorizzare il territorio pontino e lepino.

>>> LE BELLEZZE DEL GIARDINO DI NINFA: IL VIDEO <<<

IL GIARDINO - Il giardino, come dello all’inglese, si estende su circa otto ettari di terreno e può contare oltre oltre 1300 piante diverse introdotte come i viburni, i caprifogli, i ceanothus, gli agrifogli, le clematidi, i cornioli, le camelie e molte varietà di rose rampicanti sostenute dalle rovine.

E’possibile trovare anche piante tropicali com l’avocado, la gunnera manicata del Sud America e i banani, grazie al clima mite di Ninfa, come anche tantissimi arbusti piantati che spiazzano per la loro bellezza ma che offrono anche ospitalità alle numerose forme di animali tra il folto gruppo dell’avifauna rappresentato da oltre 100 specie censite L’habitat costituito dal fiume Ninfa, dal lago da esso formato e le aree circostanti nelle quali è compreso anche il Parco Naturale Pantanello, inaugurato il 15 dicembre 2009.

LE VISITE - Aperto al pubblico solo in particolari periodi dell’anno, il Giardino di Ninfa può essere visitato, attraverso delle visite guidate da aprile e fino a novembre. (QUI IL CALENDARIO DELLE VISITE).

RICONOSCIMENTI - In questo 2015, il Giardino di Ninfa quest’anno riconosciuto come una delle 10 “meraviglie verdi” del Paese: rientra infatti nella classifica del concorso nazionale “Il parco più bello d’Italia”, unico rappresentante del Lazio insieme a Villa Medici a Roma.

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