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Le mete storiche di Priverno

Eletta città d'erte, ospita diversi resti della città antica, Pipernum, e diversi palazzi. Permane intero il borgo di Fossanova

Un tempo capitale dei Volsci, Priverno vanta una storia millenaria, tanto da essere eletta città d'arte. Sorta dalle rovine dell'antica Privernum (distrutta all'incirca nel 300 avanti Cristo), un tempo era conosciuta come Pipernum. L'area archeologica della zona testimonia questo passato della città.

LA BASILICA DI FOSSANOVA - A cinque chilometri dal centro abitato e al confine col comune di Sonnino, sorge il borgo con l'abbazia di Fossanova, uno dei primi esempi in Italia di stile gotico cistercense, che accoglie la tomba (ad oggi vuota) di san Tommaso d'Aquino, morto nell'abbazia nel 1274 e oggi nominato patrono di Priverno. Del complesso abbaziale rimane intatta l'infermeria, con la stanza in cui visse, pregò e morì san Tommaso d'Aquino.
Sono rimasti ancora il chiostro, la chiesa di Santa Maria, la sala capitolare con i dormitori dei monaci, il refettorio, la cucina e i dormitori dei conversi, e, infine, la casa dei pellegrini, il cimitero e l'infermeria. Attualmente nell' abbazia abita, dal 1935, una comunità dei frati minori conventuali (francescani), che vende i propri prodotti, dagli alimentari ai vini e liquori. il borgo medievale all'esterno della basilica in estate ospita una rievocazione di arti e mestieri dell'epoca.

RESTI DELL'ANTICA PRIVERNUM - L'area archeologica Antica Privernum corrisponde ad una parte dell'antica Privernu. Conserva un tratto della cinta muraria di epoca romana, tre case patrizie di epoca repubblicana, un grande edificio termale e i resti di un tempio da alcuni identificato come il Capitolium. Gli scavi hanno portato alla luce raffinatissimi mosaici di età ellenistica che ornavano i pavimenti. Negli scavi di fine Settecento, poi, furono rinvenute la colossale statua di Tiberio seduto (ora esposta nei musei Vaticani) ed una testa in marmo e un busto dell'imperatore Claudio, un busto del generale Germanico (anch'essa ora nei musei Vaticani).

ALTRE CHIESE - Gli edifici religiosi del paese, comunque, sono tanti. Per esempio, la chiesa di San Benedetto, del VII secolo, opera dei Benedettini, che forse iniziarono la sua costruzione a metà del VII secolo. Oppure, la chiesa di San Giovanni Evangelista, medievale, e la concattedrale di Santa Maria Annunziata, in cui è conservato il teschio di san Tommaso d'Aquino. A lui, poi, è dedicata una chiesa del XIII secolo, antico convento dei Domenicani. Medievale è anche la chiesa di San Nicola, del XIII secolo, come San Cristoforo e Vito. Di poco più recenti, invece, Santa Maria della Stella, del XIV secolo, e Santa Lucia. Appena fuori dal centro abitato, la chiesa di Sant'Antonio Abate, del 1336, in passato convento appartenente ai monaci antoniani, che gestivano un ospedale per i pellegrini. In ultimo, la chiesa del Suffragio, barocca e neoclassica, e il Santuario della Madonna di Mezzagosto, costruita nel 1800 sul luogo del ritrovamento prodigioso dell'immagine della Madonna d'agosto.

VILLE E PALAZZI - Villa Gallio è stata la residenza del cardinale. E' comunemente chiamata castello di San Martino, perché eretta sull'omonima chiesa. La Villa oggi ospita il Giardino di Archimede (o museo della Matematica). Tra i palazzi, quello del Comune, risale al XIII secolo. Altre costruzioni sono appartenuti alle ricche famiglie, come palazzo Guarini-Tacconi, Zaccaleoni, Spadaro, Cerroni-Setacci, Marzi Cancellotti, Valeriani-Guarini, Colaboni. Inoltre, rimangono testimonianze del periodo in cui la popolazione dovette abbandonare la pianura e a rifugiarsi sulla collina, e il nuovo paese venne circoscritto con grandi mura in pietra per difendersi dagli attacchi nemici. Delle sette porte che permettevano l'accesso al paese restano solo l'Arco di Porta San Marco e l'Arco di Porta Posterola.

A valle, nell’omonimo parco, si trova il Castello di S. Martino, in realtà sede del museo della Matematica 'Giochiamo all’infinito'.

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