"Il muro del canto" in concerto al Sottoscala 9 di Latina
"Muro del Canto" dal vivo domenica 18 gennaio al Sottoscala 9 di via Isonzo a Latina.
"Il Muro del Canto" è musica, canzoni, racconti, gesti, è uno spettacolo che porta chi vi assiste in una dimensione narrativa in cui tutti i presenti diventano protagonisti delle storie raccontate, è un gruppo folk rock che da una Roma senza tempo racconta storie di eterni conflitti, questioni d'amore e di coltello, gelosie e vendette.Il Muro del Canto è una voce senza tempo, una voce di popolo, è il disincanto, un canto accorato di lavoro
Alla voce e ai testi Daniele Coccia, alle percussioni e alla voce narrante Alessandro Pieravanti. Alla chitarra elettrica Giancarlo Barbati. Ludovico Lamarra e Eric Caldironi, rispettivamente basso e chitarra acustica. A trascinare il tutto con struggente melodia è la fisarmonica di Alessandro Marinelli. Ecco lo straordinario ensemble di musicisti che hanno dato vita a questo incredibile progetto dalle venature drammatiche e dalle atmosfere surreali.
"L'ammazzasette" (2012, Goodfellas) è il primo album ufficiale che segue il percorso iniziato nel 2010 con il singolo "Luce mia" e poi con l'EP di sei tracce "il Muro del Canto".Un disco che mostra un universo culturale che ha le radici piantate nei marciapiedi della capitale. 16 tracce che proiettano l'ascoltatore in un viaggio senza ritorno tra le storie e i personaggi di una grande e decadente giostra.
"Ancora ridi" è il titolo del secondo disco: la band romana propone un album dalle sonorità più ruvide e marcatamente rock rispetto al precedente lavoro, senza tuttavia perdere né l'approccio cantautorale, né quello narrativo. Il missaggio è stato affidato all'esperienza di Tommaso Colliva (Muse, Afterhours, Calibro 35), che lo realizza mescolando il dialetto romano con chitarre rubate alla migliore tradizione d'oltreoceano, atmosfere western in stile Morricone e una fisarmonica spiccatamente folk, creando un impasto sonoro che conferma il sound originale e già distintivo della band. La scelta del dialetto romano odierno è strettamente legata alla volontà di eliminare artifici linguistici che alterino il pensiero, affidando le liriche e i racconti all'espressione comunicativa dialettale più diretta e sincera. La voce è quella calda e profonda di Daniele Coccia, che trascina l'ascoltatore nel suo mondo a tinte scure; alle percussioni, alla batteria e alla voce narrante c'è Alessandro Pieravanti che, caratteristica fondamentale consolidata nei live e nel precedente lavoro, alterna alle liriche racconti musicati, creando intensi momenti di storytelling. Ai cori e alla chitarra elettrica ruvida e graffiante c'è Giancarlo Barbati Bonanni, alla chitarra acustica troviamo le ritmiche incalzanti di Eric Caldironi, al basso la solidità di Ludovico Lamarra e alla fisarmonica le melodie senza tempo di Alessandro Marinelli. Unico ospite all'interno del disco è l'inconfondibile violino di Andrea Ruggiero (Operaja Criminale).