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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cultura Centro / Piazza del Popolo

Achille Lauro e la Notte della Luna: il centro di Latina fa festa

Giovani, famiglie e adulti si sono riversati nel cuore di Latina in tantissimi, chi per curiosità, chi per il desiderio di ascoltare il concerto o assistere ai tantissimi eventi della Notte Bianca

Tra tante polemiche, prima e dopo l’evento, si è tenuta finalmente La Notte della Luna: la notte bianca di Latina che ha celebrato il  50° anniversario del primo sbarco dell’uomo sulla luna e ha registrato un gran successo di pubblico.

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Un genere musicale da contestualizzare

L’oggetto del contendere è stata principalmente la scelta di invitare come ospite d’eccezione il rapper romano Achille Lauro. Tante persone hanno messo in dubbio la validità artistica di questo ragazzotto con i tatuaggi in faccia che rappa, si veste in modo stravagante e il suo stile di vita. Quando in realtà la storia della musica degli ultimi decenni ci ha mostrato esempi ben più controversi.

Achille Lauro è un ragazzo che, nemmeno ventenne, dalle borgate romane, in situazioni di degrado, a contatto con realtà sicuramente non edificanti, ha trovato un modo per cambiare vita. E se nei suoi testi un po’ traballanti racconta un mondo davvero avvilente, povero culturalmente e privo di valori, probabilmente è perché è quella la realtà che ha vissuto. Sicuramente è un ragazzo che ama la musica e in essa cerca di riversare tutto quello che ha sentito e amato e che può essere colto, in maniera più o meno velata.

Quello di Achille Lauro non è probabilmente un fenomeno che passerà alla storia, ma è un forte aggregatore di giovani. Ieri sera in piazza del Popolo a Latina c’erano tanti ragazzi che cantavano (ogni singola parola che il rapper sciorinava sul palco!!!), saltavano, ballavano e si divertivano. Probabilmente la stragrande maggioranza di trentenni e quarantenni di oggi comprendono o amano poco questo genere musicale, abituati a voci che cantano, musicisti che suonano e magari fanno anche poderosi assoli. Probabilmente tanti adulti trovano inconcepibili certi testi, certe atmosfere, ma ricordiamo come negli anni ’70 i Led Zeppelin (spesso citati sul palco di Achille Lauro ieri sera) erano tacciati di satanismo e sciocchezze simili, e così per ogni decennio varie band e cantanti sono assurti alla cronaca per sregolatezze varie. Dunque l’essere provocatorio è tipico delle star del rock, del punk, e di tutti quei generi non melodici. Oggi il rock non è più il genere in cui si identificano i giovani, e non lo è più il pop o la disco music che hanno impazzato nei decenni precedenti. Oggi i giovani ritrovano sé stessi, i loro malumori, le tempeste emotive nel rap e nella trap.  Quindi forse occorre contestualizzare autori, musiche e testi per comprendere il successo di un genere oggi così amato dai giovani e al tempo stesso odiato dagli adulti.

Non sappiamo se Achille Lauro, ancora giovane e con tante esperienze da fare, diventerà un mito per questa generazione ma ieri ha contribuito a rendere viva Latina e la sua Notte della Luna.

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Il concerto e gli altri eventi

Quel che è certo, è che la serata di ieri per molti ragazzi è stata una gran bella esperienza, piena di divertimento, senza scontri o problemi di ordine pubblico. Achille Lauro ha gridato dal palco “spegnete i telefonini, godetevi la festa, domani la ricorderemo lo stesso” e in un contesto che gioca col glam e il rock di altri tempi e i generi più moderni, senza eccellere nell’eloquenza dal palco o per le doti canore ha però regalato bei momenti a tutti i presenti ed ha dimostrato una grandissima presenza scenica. E se sotto il palco c’erano i più giovani e i più affezionati, anche la piazza e il centro di Latina erano pieni di persone di tutte le età, che passeggiavano tra i negozi aperti, prendevano un gelato e si godevano la piacevole brezzolina della sera. Anche gli altri eventi hanno visto una grande partecipazione di pubblico: la lezione di astronomia tutta dedicata alla luna, durante la quale Alessandra Mastrobuono Battisti, giovane ricercatrice pontina, orgoglio della nostra città che attualmente lavora presso il Max Planck Institut fur Astronomie di Heidelberg, ha in maniera insolita illustrato il suo studio sulla formazione della luna. Un evento di divulgazione scientifica che registrato il pienone, come pure la rassegna cinematografica che si è tenuta presso il parcheggio di via Neghelli, tutta a tema lunare, ha visto la proiezione di film che vanno dal cinema primitivo ai giorni nostri passando per grandi classici.

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