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Cultura

Ariete al Festival di Sanremo con un brano scritto con Calcutta

Si tratta di Mare di Guai, la canzone che concorrerà tra i big alle 73esima edizione del Festival di Sanremo, in bocca al lupo ad Ariete, giovane cantautrice di Anzio che è già portavoce delle nuove generazioni

Con l’arrivo di febbraio aumenta l’attesa per una delle manifestazioni canore più longeve e attese in Italia: il Festival di Sanremo che dal 7 all’11 incollerà ai televisori milioni di italiani.

C’è sempre un po’ del nostro territorio che arriva sul palco dell’Ariston, giovani talenti, consolidati professionisti, in gara o come ospiti, che donano al pubblico le loro canzoni, le loro emozioni.

Quest’anno parteciperà per la prima volta la giovanissima Ariete, al secolo Arianna Del Giaccio, nata ad Anzio che proporrà la canzone Mare di Guai scritta in collaborazione con il pontino Calcutta per Bomba Dischi.

La carriera

Ariete si è avvicinata alla musica in tenera età iniziando a suonare la chitarra a 8 anni. Nel 2019 a soli 17 anni tenta di entrare tra i concorrenti di X Factor ma Sfera Ebbasta durante i Botcamp non la sceglie e il suo percorso nel talent si conclude così. Non è accaduto altrettanto alla sua passione per la musica e tenacemente ha proseguito per la sua strada tanto che nello stesso anno pubblica ben due singoli “Quel bar” e “01/12”. Nel maggio 2020 arriva il primo EP dal titolo “Spazio” e nel dicembre dello stesso anno esce il secondo EP “18 Anni”.  

La sua prima raccolta arriva nel 2021 e porta il suo nome, nel frattempo canzoni come “Tatuaggi”, “18 anni” e “Mille guerre” si fanno spazio nei cuori dei ragazzi e colorano il panorama indie di una nuova cantautrice che parla in maniera diretta dei suoi sentimenti, della sua vita, delle sue emozioni. Scrive il brano “L’ultima notte” per la colonna sonora della serie Netflix Summertime che viene poi scelto come musica per lo spot del cornetto Algida nell’estate 2021. Si aggiudica il disco di platino per la canzone “Diecimilavoci” scritta con Rkomi.

Tante le collaborazioni da Madame a Coez, da Ernia a Drast e altrettanti i successi che la portano nel corso del 2022 alla pubblicazione del primo disco “Specchio” e al conseguente tour italiano.  

La musica

Ariete ha una facilità compositiva che le permette di dare voce alla sua generazione, alle incertezze della gioventù, alla ricerca di una propria dimensione che è tipica dell’età che nel suo caso però non si contraddistingue per il cipiglio ribelle, come magari poteva essere tipico della musica di qualche decennio fa o di altri generi musicali, ma con una accettazione di sé stessi molto matura e una sicurezza invidiabile anche da gente che si considera ben più adulta: “E che ci posso fare se non sono per voi” canta infatti Ariete in “18 anni”. Un modo di fare musica molto intimo, che parla di quotidianità, di rapporti, di emozioni, che permette ai ragazzi d'immedesimarsi nei suoi testi e darle il successo che merita.

Mare di Guai

La canzone concorre tra i 28 big della 73° edizione del Festival di Sanremo ed è stata scritta da Ariete insieme a Calcutta e arrangiata da Durdust. Il testo racconta della fine di una storia, di ciò che rimane quando la sua lei va via e il desiderio di un amore che è anche un’alleanza contro “gli squali” che popolano il mare della vita. E mentre attendiamo di ascoltare "Mare di Guai" e la cover di "Cerco un centro di gravità permanente" che Ariete canterà con Sangiovanni, le inviamo un grande in bocca al lupo e ci gustiamo il testo della canzone.

Mare di guai
di E. D’Erme - A. Del Giaccio - D. Faini - V. Centrella

Tu, tu eri più bella di me
E adesso che il letto è vuoto e la casa in silenzio ho paura a dormire
Perse, noi perse senza un perché
E c’è una torre di piatti che aspetta in cucina
E una foto di te sotto il mio cuscino
E vorrei sapere che si prova se resti
Non voglio più perderti nel chiaro di luna
Ci siamo incontrate dentro momenti pessimi
Tutto ciò che amo mi fa sempre paura
Uniamo i respiri sento caldo la mattina
Tu buttati con me, mare di guai

Non so nuotare in una vasca
Piena di squali, piena di squali
Vestiti da sera c’è il mio pezzo preferito
E buttati, che la notte è solo un giorno che riposa e ci incontriamo
Ci cerchiamo nelle strade e nei silenzi di un cielo blu
Sai, sai, sai prenderti gioco di me
Di quel giardino che ho dentro annaffiavi il cemento
Io ti vorrei dire (io ti vorrei dire)
Che vorrei sapere che si prova se resto
Non voglio più perderti nel chiaro di luna
Ci siamo incontrate dentro momenti pessimi
Tutto ciò che amo mi fa sempre paura
Uniamo i respiri sento caldo la mattina
Tu buttati con me, mare di guai
Non so nuotare in una vasca
Piena di squali, piena di squali
Vestiti da sera c’è il mio pezzo preferito
E buttati, che la notte è solo un giorno che riposa e ci incontriamo
Ci cerchiamo nelle strade e nei silenzi di un cielo blu
È lunedì
La luna sembra un po’ arrabbiata
Come mai
Stanotte non sei più tornata
Sono qui
Con la finestra spalancata
Forse ho perso, forse ho perso
Uniamo i respiri senti che caldo stamattina
Tu buttati con me, mare di guai
Non so nuotare in una vasca
Piena di squali, piena di squali
Vestiti da sera c’è il mio pezzo preferito
E buttati, che la notte è solo un giorno che riposa e ci incontriamo
Ci cerchiamo nelle strade e nei silenzi di un cielo blu

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