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Cultura

Capitale della cultura per la Regione Lazio: il progetto per la candidatura dei Monti Lepini

Adesione di tutti e 20 i Comuni con la Compagnia dei Lepini; “Lapis – Lepini, dalla pietra alla cultura”, il titolo del progetto

Lapis – Lepini, dalla pietra alla cultura”: questo il titolo con cui tutto il territorio dei Monti Lepini si candida a Capitale della cultura della Regione Lazio. Il nuovo progetto vede la piena e convinta adesione di tutti i 20 Comuni dell’area; tutti insieme i Comuni Lepini di Amaseno, Bassiano, Carpineto Romano, Cori, Gavignano, Giuliano di Roma, Gorga, Maenza, Norma, Patrica, Prossedi, Roccagorga, Rocca Massima, Roccasecca dei Volsci,  Sermoneta, Segni, Sonnino, Sezze, Villa S. Stefano, con il Comune di Priverno capofila, e con la Compagnia dei Lepini che ha realizzato il coordinamento, hanno proposto il loro progetto. 

“Un territorio esteso e complesso, quello dei Monti Lepini, con una identità consolidata nel tempo basata sulle secolari tradizioni della civiltà agropastorale e sulla geomorfologia unica e spiccatamente distinta dagli altri territori del Lazio - viene spiegato in una nota -. Il progetto propone una nuova riflessione/osservazione sul tema della pietra, che caratterizza ampiamente il paesaggio carsico dei Monti Lepini, e di tutti i suoi impieghi nel mondo agropastorale e nella realizzazione delle città urbane. La pietra è presente dappertutto e, da sempre, utilizzata: è nei terrazzamenti rurali, è basamento delle capanne lepine, è nelle cinte murarie a difesa delle città, è rivestimento delle costruzioni urbane. 

Il progetto sviluppa quattro nuove chiavi di lettura: ‘La Pietra e il Paesaggio’, ‘La Pietra e le sue forme’, ‘la Pietra della montagna e i pascoli di pianura’, ‘la Pietra, la cultura medievale e la Valle Latina’. Sulla base di queste chiavi di lettura sono state elaborate delle proposte progettuali che hanno come obiettivo l’incremento di un modello di turismo sostenibile e slow, avviare nuovi processi di rigenerazione urbana nei centri storici, sistematizzare le attività di valorizzazione culturale in una prospettiva di ‘Ecomuseo dei Lepini’”. 

Per Quirino Briganti “questa candidatura arriva dopo una lunga attività di ricerca scientifica e di valorizzazione del territorio che, come Compagnia dei Lepini, abbiamo realizzato in questi ultimi anni e che ci ha consentito di capire quali possono essere le specificità del nostro territorio che possono concorrere a renderci competitivi sul mercato del turismo sostenibile, e che sono alla base del progetto. I Comuni dei Lepini hanno fatto insieme un percorso molto importante di cooperazione e di condivisione di una comune strategia di sviluppo, che ora può portarci a sostenere la sfida della nostra contemporaneità di un mondo globale con una proposta convincente basata sul valore specifico di ciò che è locale e territoriale”.      

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