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Luoghi del Cuore FAI: anche tre località pontine nella classifica nazionale

Ben tre località pontine sono tra i luoghi italiani più votati nella decima edizione del censimento indetto ogni anno dal FAI

Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha reso pubblici in questi giorni i risultati della 10° edizione del censimento I Luoghi del Cuore. Ogni anno il FAI invita gli italiani a votare i luoghi ai quali sono più affezionati e per i quali si chiede che ci sia più attenzione, tutela, valorizzazione e se serve riqualificazione. Luoghi legati alle bellezze del nostro Paese: naturali, storiche, artistiche, architettoniche e via dicendo.

La decima edizione è stata lanciata nel maggio 2020, subito dopo la chiusura di mesi che ci ha visti confinati in casa, un momento delicato in cui tutta la Bellezza che ci circonda ci era preclusa fisicamente. Infatti questo tra i tanti censimenti lanciati dal FAI è quello che ha riscosso più successo: dal 20 maggio al 15 dicembre sono stati raccolti ben 2.353.932 voti, oltre 39.500 luoghi segnalati in 6.504 Comuni d’Italia (l’82,3% del totale).

Mai come in questa edizione gli italiani hanno dimostrato tutto l’amore verso il proprio Paese, il desiderio di vederlo curato e valorizzato, soprattutto i luoghi che seppur oggettivamente belli, diventano indimenticabili per i ricordi ai quali ciascuno è legato, le esperienze, gli incontri. È scattato un sano campanilismo e una concreta campagna di sensibilizzazione tra tutti coloro che hanno votato e fatto votare i propri luoghi del cuore.

Ma cosa significa realmente entrare in questa classifica e ricevere più di 2000 voti? Il FAI mette a disposizione (in collaborazione con Intesa SanPaolo) dei fondi per il recupero, su progetti già elaborati e fattibili, dei luoghi che ricevono maggiori voti, entrando a far parte dei luoghi del FAI. Per i primi posti significano finanziamenti da 50mila euro a scendere, per i successivi la possibilità di accedere a un bando in uscita a marzo 2021 e vedere finanziati i propri progetti di riqualificazione e valorizzazione dei luoghi.

I primi tre luoghi che hanno ricevuto il maggior numero di voti sono stati al 1° posto la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza,  al 2° posto il Castello e Parco di Sammezzano a Reggello (FI) e al 3° posto il Castello di Brescia.

Nella decima edizione sono state inoltre aggiunte due categorie con relative classifiche: i Luoghi storici della Salute, in omaggio al personale sanitario impegnato nella lotta al COVID-19, che ha visto trionfare la Chiesa e l’Ospedale di Ignazio Gardella ad Alessandria (che ha raggiunto anche il 5° posto della classifica nazionale) con 30.391 voti; e Italia sopra i 600 metri, territori di grande valore ambientale e storico, con pochi abitanti e un notevole potenziale, ma spesso caratterizzati da una serie di gravi problemi nella quale ha vinto con Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, ma il premio in palio, non cumulabile con quello assegnato al vincitore assoluto del censimento, spetta all’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone a Sulmona (AQ), che ha ricevuto 22.442 voti e si è classificata al 9° posto assoluto.

Anche diversi luoghi del Lazio sono entrati nella classifica nazionale, in particolare tre luoghi della provincia pontina hanno ricevuto più di duemila voti e saranno premiati: il Monastero delle Clarisse e Chiesa di Santa Chiara a Sezze  si è classificato 37° in Italia ricevendo ben 8.012 voti, la Chiesa dell'Istituto Gregorio Antonelli a Terracina con 6913 voti ha raggiunto il 46° posto e anche il Quartiere Nicolosi di Latina ha ricevuto ben 2354 voti aggiudicandosi il 189° posto.

Il Monastero delle Clarisse e la Chiesa di Santa Chiara di Sezze fanno parte di un grande complesso esteso per migliaia di metri quadrati, costruito, secondo le fonti, nel 1556 e successivamente più volte rimaneggiato e ampliato, ma oggi in avanzato stato di degrado per mancanza di interventi di manutenzione. Il comitato “Valore Paese Sezze”, nato nel 2018 con l’obiettivo di tutelare e promuovere la bellezza dei Monti Lepini, chiede il restauro di questo luogo-simbolo per il quale si è impegnato a raccogliere voti.

La chiesa dell’Istituto Gregorio Antonelli di Terracina, attestata già nel Settecento, fa parte dal 1887 dell’orfanotrofio – oggi Casa Famiglia - fondato in quell’anno dal conte Agostino Antonelli in memoria del padre Gregorio e da allora affidato alla Congregazione delle Suore della Carità. L’edificio di culto venne ampliato e decorato nel 1913. La chiesa mostra problemi di umidità di risalita ed è stata votata per chiedere un intervento conservativo.

Il quartiere Nicolosi è un sistema di abitazioni che nasce a Latina nel 1934 per ospitare gli operai giunti a Littoria per terminare l'opera di bonifica dell'Agro Pontino. Il quartiere rappresenta un esempio di pianificazione urbana razionalista di notevole interesse, nonché un modello di architettura e tipologia residenziale operaia estremamente originale. Oggi purtroppo il Nicolosi vive uno stato di degrado notevole. Questo ha portato alla nascita di un comitato di quartiere formato da residenti storici, che cercano attraverso varie iniziative di farlo rivivere.

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