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Cultura

“SonoContour” allo Spazio Comel: Sergey Filatov incanta con una performance dal vivo

Inaugurazione della personale dell’eclettico artista russo che sarà in galleria fino al 12 giugno. La mostra in esposizione fino al 23 giugno

Un successo l’inaugurazione della personale "SonoContour" che si è tenuta allo Spazio Comel Arte Contemporanea lo scorso 8 giugno e un grande trionfo per Sergey Filatov. L’eclettico artista russo ha incantato la folta platea con una performance che ha esaltato ogni sua opera, sottolineandone caratteristiche e potenzialità.

I visitatori hanno potuto ammirare in azione 11 sculture sonore realizzate in gran parte in alluminio, che grazie al connubio tra tecnologia, creatività e ingegno producono suoni diversi e contribuiscono a creare un ambiente sonoro avvolgente e stimolante. In galleria a disposizione degli appassionati anche il catalogo multimediale che, oltre a immagini e testi critici, contiene anche i video delle opere e della performance, visibili attraverso i QR Code apposti in ogni pagina.

Sergey Filatov, come un novello demiurgo/direttore d’orchestra, reinterpreta l’idea di arte multimediale e fusione tra i linguaggi artistici. Grazie alla sua curiosità, le profonde conoscenze tecniche, alla continua sperimentazione, all’osservazione attenta della realtà che lo circonda e il desiderio di andare al di là di essa, Sergey Filatov raggiunge livelli di innovazione che superano la semplice fusione dei principi della sound art all’arte cinetica, e creano un rivoluzionario modo di comunicare. L’oggetto artistico diventa così un mezzo per scrutare lo spazio andando al di là della materia, fondendo i sensi di vista, tatto e udito alla ricerca di un significato ultimo e nascosto. Come ha affermato Giorgio Agnisola durante l’inaugurazione: “Chi ha detto che la tecnica non possa essere spiritualità? O che la tecnica non possa essere, nella sua primigenia intuizione, Arte, Spirito, Mistero? Probabilmente noi siamo abituati ad essere troppo schematici, la verità è sempre nelle cose e Sergey ce lo insegna”.  Dunque l’arte e la ricerca del suono sono per Sergey Filatov un modo per comprendere la natura e l’uomo attraverso un processo che dalla macchina e la scienza approda al luogo più intimo e nascosto dell’anima, quel luogo che permette di scorgere in parte il mistero proprio dell’essere umano.

Vincitore della VII edizione del Premio Comel Vanna Migliorin Arte Contemporanea, l’artista russo si è esibito agli inizi di maggio presso i Giardini dell’Arsenale, accanto all’artista franco-libanese Tarek Atoui all’interno della alla 58° Biennale di Venezia. È tornato in Italia per la preparazione e l’inaugurazione di SonoContour, e qui si tratterrà ancora fino a mercoledì 12 giugno, prima di ripartire per altre mete europee. I visitatori della mostra potranno dunque interagire con l’artista, porre domande e assistere a brevi esibizioni fino a mercoledì sera, mentre la mostra resterà in esposizione fino a domenica 23 giugno. 

Chi è Sergey Filatov

Sergey Filatov è un artista nel campo dell’arte visiva e del suono, un musicista, autore e sviluppatore di strumenti musicali e sculture sonore. Nato nel 1977, ha conseguito una laurea in Belle Arti presso la Kuban State University e una in Ingegneria Meccanica presso l’Istituto di Ingegneria Navale Lenin di San Pietroburgo. Dal 2003 è membro dell’Unione degli artisti russi e dell’Associazione internazionale delle belle arti - AIAP UNESCO. Fa parte della comunità russa della sound art. È membro del progetto internazionale di sound art nell’ambito del programma principale della 58a Biennale di Venezia 2019 (padiglione centrale dell’Arsenale) Come musicista si esibisce regolarmente in festival internazionali di musica sperimentale con programmi solisti e in collaborazione con altri musicisti. Ha registrato anche album musicali pubblicati per diverse etichette. Le sue opere fanno parte di collezioni private e museali in Russia, Italia, Francia, Svizzera, Gran Bretagna, India, Stati Uniti, Canada, ecc.

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