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Cultura Centro / Piazzale dei Bonificatori

Angela Cacciotti restaura la panchina antiviolenza più volte vandalizzata

La panchina simbolo della lotta contro la violenza di genere, inaugurata lo scorso 8 marzo, è stata ripristinata dopo diversi atti vandalici

Oggi 25 novembre è la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, una ricorrenza importante, che ricorda le vittime di femminicidio e della violenza tra le mura di casa, fatti e crimini che ogni giorni ancora occupano gran parte della cronaca in tutto il mondo.

Una giornata che non dovrebbe essere solo foriera di slogan, ma uno stimolo all riflessione, alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica e la creazione di un vero e proprio stile di vita all’insegna del rispetto reciproco e dell’autodeterminazione di ciascun essere umano.

Anche quest’anno sono tante le iniziative per ricordare pubblicamente questa ricorrenza tra queste il ripristino della panchina antiviolenza “love is not a GAME” posta nel piazzale dei Bonificatori, dietro le poste centrali di Latina.

Lo scorso 8 marzo, era stata inaugurata la panchina e la cassetta postale in stile americano che all’interno di un progetto di decoro urbano del Comune, in collaborazione con il CIF e il MAD di Fabio D’Achille, l’artista pontina Angela Cacciotti aveva realizzato.

L’artista aveva posto una cassetta postale riportante il numero antiviolenza 1522 e una panchina rossa con alcune opere innestate a decorazione, tutte in linea con il tema “love is not a GAME”.

angela cacciotti love is not a game panchina

Purtroppo la panchina e la cassetta postale sono state più volte vandalizzate, gesto che dimostra davvero poco rispetto della cosa pubblica, e in questo caso anche sprezzo dell’importante messaggio di cui sono portatrici.

È proprio in questi giorni che Angela Cacciotti ha ripristinato alcune delle opere innestate nella panchina che sono state rubate e ha apposto un cerotto, disegnato ma anche ideale, simbolo ulteriore di violenza subita, psicologica e fisica, che la cassetta postale, ma anche tantissime donne subiscono a causa di mariti e fidanzati che le ritengono proprietà personale, padri padroni, uomini che non possono essere definiti essere umani.

Cassetta postale cerotto

Ma il cerotto, secondo l’artista, è anche simbolo di cura e protezione della ferita. Dunque come l’artista ha ripristinato la sua opera, così tutti noi dovremmo prenderci cura della nostra città, ma soprattutto gli uni degli altri: un aiuto reciproco, un impegno comune affinché tutti abbiano il diritto di vivere liberamente secondo il proprio sentire, il proprio pensiero, rispettando sé stessi e gli altri. Un messaggio che può sembrare infarcito di retorica, ma anche ancora nel 2022 viene calpestato a tutti i livelli sociali, e in diversi paesi del mondo.

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