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Cultura Maenza

Sky Wine a Maenza 2018: eccellenti produzioni in luoghi d’eccellenza

Questa la formula vincente della rassegna enologica ospitata dal bellissimo centro pepino nel fine settimana. L’assessore regionale Onorati al taglio del nastro

Eccellenti produzioni in luoghi d’eccellenza: questo il binomio vincente per la rassegna enologica Sky Wine che nel fine settimana appena trascorso ha celebrato ancora una volta la bellezza e ricchezza produttiva del nostro territorio: Maenza, vera perla dei Monti Lepini e del Lazio, con un tessuto storico affascinante e riqualificato, espositori assoluti protagonisti insieme ad eccellenti produzioni di vini bianchi e spumanti, con un pubblico sempre più rivolto ad una vera e propria cultura del vino

Sabato 28 e domenica 29 luglio sono stati due giorni guidati come sempre dalla grande passione degli organizzatori nel “trasmettere alcuni concetti semplici ma armonicamente presentati: amore per i meravigliosi luoghi della nostra Provincia, scoperta di eccellenze produttive, eleganza, sana allegria e professionalità”.

Calorosa l’accoglienza del sindaco Claudio Sperduti e dell’Amministrazione comunale nell’ospitare la  rassegna enologica itinerante ormai punto fermo della promozione enogasronomica. I luoghi simbolo della Città d’Arte sono stati la magnifica cornice al percorso di degustazione: la Loggia dei Mercanti, la Chiesa San Giacomo ed il Castello Baronale. All’inaugurazione presente l'assessore regionale all’Agricoltura Enrica Onorati che ha espresso soddisfazione per il percorso di valorizzazione intrapreso dalle rassegne Sky Wine, ed ha elogiato i viticoltori laziali che hanno raggiunto importanti risultati ed ottenuto numerosi riconoscimenti per la qualità delle loro produzioni.

I convegni nell’auditorium del castello hanno consentito di poter conoscere direttamente enologi e produttori per interessanti momenti di approfondimento culturale con degustazioni guidate. “Particolare risalto è stato dato alle “bollicine” del nostro territorio che mettono in risalto sia l’utilizzo di vitigni autoctoni che del ‘terroir’ laziale - spiegano gli organizzatori -. Presenti inoltre aziende e prodotti provenienti da altre aree geografiche (Champagne, Franciacorta, Trento DOC, Prosecco, Oltrepò Pavese, Valdobbiadene, area Sannio con falanghina spumante) per una visione globale delle aree produttive classiche ed emergenti. I contenuti artistici a tema hanno arricchito l’evento: l’installazione “Vite a rendere” un progetto artistico, che trae linfa dal recupero della memoria e dalle storie di vita dei vignaioli dei Castelli Romani e la presenza della mostra “I Vinarelli”.

Ora grande attesa per l’imminente prossimo appuntamento a Sezze il 25-26 agosto, tappa inedita della famosa rassegna che darà spazio all’enogastronomia del territorio con la presenza del comparto produttivo agricolo ed agroalimentare oltre a quello vitivinicolo.

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