A Formia il Festival del Teatro Classico
Nella suggestiva cornice dell’area archeologica di Caposele torna, per la sua VIII edizione, il Festival del Teatro Classico.
A Formia dal 16 luglio al 6 agosto si terranno quattro spettacoli teatrali tratti dal grande repertorio di autori classici latini, in particolare quest’anno si celebrerà Tito Maccio Plauto.
Le commedie plautine, sempre di grandissima attualità, torneranno in una trasposizione moderna nei luoghi in cui gli antichi Romani erano soliti passeggiare e divertirsi ovvero nell’area archeologica di Caposele.
La rassegna, organizzata dal Comune di Formia in collaborazione con la Compagnia teatrale “Castalia” e con il Teatro Arcobaleno (Centro Stabile del Classico) di Roma, è realizzato con il contributo della Regione Lazio e vede la direzione artistica di Vincenzo Zingaro.
Si inizierà sabato 16 luglio, alle ore 21,30, con la commedia Cásina di T. M. Plauto, adattamento e regia di Carlo Emilio Lerici, con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini. “Le allegre comari di Plauto” è forse il titolo più adatto a raccontare questo nuovo allestimento della celebre commedia latina, in cui il richiamo a Shakespeare non è casuale, vista l'evidente simmetria tra la vicenda plautina e la commedia di Falstaff.
Il secondo appuntamento è in programma venerdì 22 luglio, alle ore 21,30, con Mostellaria (La commedia del fantasma) di T. M. Plauto, adattamento e regia di Vincenzo Zingaro, con la Compagnia CASTALIA. Una delle commedie più divertenti e significative di Plauto, in cui esplode la forza dirompente dei suoi personaggi, popolari, colorati, caratterizzati all’estremo, fra cui spicca il servo astuto, inventore di mille trovate esilaranti.
Sabato 30 luglio, alle ore 21,30, andrà in scena Epidicus di T. M. Plauto, adattamento e regia di Cinzia Maccagnano, con Marco Simeoli. Una delle ultime commedie scritte da Plauto che racchiude tutti gli ingredienti del suo Teatro. Protagonista è Epidico, abile servitore, che ordisce trame continue per favorire gli incontri amorosi del suo giovane padrone. Un susseguirsi d’inganni e situazioni paradossali in una trama fatta di innamoramenti e ripensamenti, di raggiri a danno del padrone e spiritose invenzioni a beneficio del servo. Con una conclusione, anche questa tipica in Plauto, in cui il servo riuscirà a farla franca e a conquistare la libertà con annesso banchetto.
Ultimo appuntamento, sabato 6 agosto alle ore 21,30 con Le Metamorfosi di Ovidio, adattamento e regia di Francesco Polizzi. Uno dei più grandi capolavori del mondo classico, una pietra miliare della letteratura antica che ha ispirato tutta la storia della letteratura. Una sequenza ininterrotta di miti, un intreccio continuo di narrazioni. Seguendo l’ispirazione eclettica di Ovidio, la messa in scena, con stili e registri differenti, gioca ad attualizzare le forme del Mito per scoprire le figure archetipiche che si nascondono nella contemporaneità. Un capolavoro che, attraverso la raffinata e fantasiosa “leggerezza” della sua narrazione, offre molteplici e profondi spunti di riflessione, rivelandosi in tutta la sua modernità.
Per acquistare i biglietti e richiedere informazioni è possibile recarsi presso Tuttilibri Mondadori in via Vitruvio, o chiamare il numero 0771/267967