MAP di Pontinia: la celebre mostra che racconta l’occupazione della Tacconi Sud e proiezione di Atlantis
Tanti gli eventi in programma a Pontinia per festeggiare l’80° anniversario della fondazione della città, in occasione della Festa della Donna si dedicherà una giornata alla riflessione sull’universo femminile e il mondo del lavoro quella in programma per domenica 8 marzo al MAP Museo dell’Agro Pontino di Pontinia.
Alle ore 17.00 sarà proiettato il documentario Atlantis, realizzato dal regista pontino Massimo Ferrari che ha riscosso successi in tutta Italia e all’estero e che documenta la più lunga occupazione di fabbrica femminile, quella della Tacconi Sud.
È il 2011, uno degli anni più neri per la provincia pontina che vede la chiusura di tantissime fabbriche, e nell’ex stabilimento tessile di Latina si preannuncia la chiusura, le 29 operaie della Tacconi Sud decidono di occupare l’azienda in un’assemblea permanente che durerà 550 giorni. È una storia di resistenza civile e di lotta per i diritti dei lavoratori, le cui proteste sono state spesso oscurate da fatti di cronaca e politica più o meno edificanti per il nostro Paese (era il periodo dello scandalo del Rubygate).
Le donne riescono con la perseveranza a far riconvertire la loro fabbrica e a salvare il loro posto di lavoro.
Oltre alla proiezione si potrà visitare la mostra fotografica 550 Giorni di Crisi e di Speranza allestita nelle sale del MAP, in esposizione 27 scatti che hanno documentato l’occupazione della Tacconi Sud, tra i quali 19 provenienti dall’archivio fotografico dei giornali La Provincia, il Corriere Pontino e Latina Oggi, realizzati dai fotografi Enrico de Divitiis, Nando Ginnetti e Gabriele Tamborrelli e altri 8 scatti delle fotografe Jamila Campagna e Sara Pelliccia.
Saranno presenti all’evento il regista Massimo Ferrari, Rosa Giancola ex operaia che ha guidato le colleghe nell’occupazione e Margherita Dogliani, imprenditrice che ha ideato e realizzato il progetto della “Fabbrica che Pensa”, una fabbrica al femminile dove accanto al lavoro c’è lo spazio per riflettere, imparare e divertirsi con la cultura.