Parallelismi, mostra personale di Luca Zarattini curata da Aus+Galerie
La peculiare ricchezza culturale dell'Agro Pontino è proprio la mescolanza delle provenienze. Il bipolarismo culturale, il suo percorso nelle vicissitudini storiche, il drastico processo di trasformazione urbana, evidenzia dei parallelismi anche attraverso la lettura visiva del paesaggio naturalistico e paesaggistico con le terre di Comacchio e del Basso ferrarese.
In questa prospettiva così affascinante, rivivendo luoghi lontani come spazi già vissuti, nasce il percorso tematico della mostra personale dell'artista comacchiese Luca Zarattini. Nei basso rilievi preparati per l'esposizione Parallelismi curata da AUS+Galerie_arte contempranea_di Latina, Luca Zarattini formula uno stile dalle vaste proporzioni dove indaga lo spazio e la trasformazione dei luoghi.
Ogni segno, ogni incisione è frutto di una lenta elaborazione volta all'eliminazione della materia che rende immediata la plastica formulazione dei pieni e dei vuoti, con la consapevolezza di un'impossibilità di sbaglio da parte dell'artista. Luca Zaratini è interessato a esprimere emozioni umane universali, giunge alla realizzazione perfetta di un'indubbia metamorfosi geometrica e costruttiva, una necessità interiore di interpretare un parallelismo in cui passione e dramma si confondono.
La mostra sarà visibile previa prenotazione sino al 14 Maggio 2016, collegatevi al www.ausgalerie.com per informazioni e contatti o via email info.ausgaleri@gmail.com.
Luca Zarattini nasce a Codigoro nel 1984. Frequenta l'Istituto d'Arte "Dosso Dossi" di Ferrara, indirizzo Decorazione Plastica, e poi l'Accademia di Belle Arti di Bologna, dove nel 2009 si laurea nell'indirizzo di Pittura con il docente Massimo Pulini. Plasticità è il termine che più lo interessa. Materia, quello che lo attrae.
Zarattini comincia la propria attività pittorica con la sperimentazione dell'immagine su supporti non convenzionali, come lastre di ferro - che lascia lentamente trasformare, dall'azione del tempo, falde di plastica industriale - su cui interviene con la fiamma ossidrica come fosse un pennello, tavole in legno, che tratta con materiali propri dell'edilizia come cemento, stucco, colle, cera.
Fortemente legato al fare artistico, ha fatto della Pittura il proprio principale mezzo di comunicazione. Inesauribilmente curioso, si esprime contemporaneamente mediante altri media quali la scultura, l'installazione, il video, la musica e nel 2010, insieme all'artista Marco Spaggiari, fonda il Collettivo CENTONOVE: nasce come sbocciano i fiori a primavera da esigenze artistiche-visive, ma, a differenza della maggior parte delle dinamiche che reggono il mondo vegetale, si sviluppa in tentativi programmatici di lavoro in sinergia (dallo scritto programmatico; NdA). La sua attuale preoccupazione è quella di riuscire a provocare nell'osservatore, attraverso l'apparato visivo, un cortocircuito dei sensi che possa scatenare una sensazione che si avvicini il più possibile a quella prodotta dalla Natura sull'uomo.
Da ricordarsi in questi ultimi anni di attività, oltre a diverse mostre personali e collettive sparse sul territorio italiano ed europeo, la vittoria al "Premio Niccolini" e "Un'opera d'arte per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia" di Ferrara, al "Premio Sasyr" di Castellina in Chianti e le selezioni tra i finalisti ai Premi "Carlo Bonatto Minella", "ArteamCup" e al "Premio Lissone". Da sottolineare inoltre la partecipazione alla mostra collettiva "In viaggio con Calvino", ospitata alla Casa dell'Architettura di Roma in occasione del novantesimo anno dalla nascita del grande scrittore italiano e alla seconda edizione della "Biennale del Disegno" di Rimini.