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Inquinamento falde al Monello, Regione parte civile nel processo

L'annuncio del consigliere del Pd Enrico Forte il quale ha fatto sapere che l'Ente ha formalizzato tutti gli atti per costituirsi parte civile nella prossima udienza fissata davanti Gip Guido Marcelli per l'11 dicembre

La Regione Lazio si costituirà parte civile nel processo per l’inquinamento ambientale delle falde acquifere nell’area di Borgo Montello a carico di Nicola Colucci, Bruno Landi e Vincenzo Rondoni in corso presso il Tribunale di Latina”.

La notizia è stata data nelle ultime ore dal consigliere regionale pontino del Pd e vice presidente della Commissione Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica Enrico Forte.

Forte ha infatti fatto sapere che la Regione abbia formalizzato tutti gli atti per costituirsi parte civile nella prossima udienza, quella fissata davanti al giudice per l’udienza preliminare Guido Marcelli per l’11 dicembre prossimo, udienza a conclusione della quale il magistrato dovrebbe decidere sul rinvio a giudizio dei tre imputati, titolari o soci di fatto delle società che hanno gestito nel corso degli anni la discarica di Borgo Montello.

“Si tratta di un atto politico di grande importanza – sottolinea Enrico Forte – soprattutto alla luce degli ultimi eventi che hanno visto la discarica del capoluogo pontino sotto i riflettori nazionali dopo le dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone. Mentre il Consiglio regionale nelle scorse settimane ha accolto la risoluzione presentata dal presidente Nicola Zingaretti tesa a fare luce su quanto accaduto negli ultimi decenni nel sito pontino e a proseguire le verifiche per accertare l’eventuale presenza dei fusti tossici nell’area che da decenni ospita la discarica, la Regione fa un ulteriore passo avanti scegliendo di essere in prima fila nel processo a carico di chi ha gestito per decenni gli invasi ed è chiamato a rispondere di gravi reati ambientali che hanno danneggiato pesantemente il nostro territorio e gli abitanti delle aree interessate.

Ancora una volta – conclude il consigliere regionale pontino – scegliamo di sostenere la legalità e l’accertamento della verità costituendoci parte civile per dimostrare la volontà del governo regionale di contribuire a fare chiarezza e mettere in campo tutti gli strumenti esistenti per combattere la presenza di interessi illegali della criminalità organizzata sul territorio della provincia di Latina”.

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