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Inquinamento, Patarini al Comune: “Controllo immediato dell’aria”

Interrogazione del consigliere di SI per Latina all'assessore all'Ambiente sul numero e l'effettivo funzionamento delle centraline e sulla qualità dell'aria nel capoluogo

La scorsa settimana Legambiente Lazio era scesa in piazza per denunciare lo stato disastroso dell’aria in tutto il territorio regionale. “Mal'aria, no allo smog” era lo striscione dietro il quale si trinceravano. La capitale è la città che registra i maggiori danni e i maggiori sformanti per pm-10.

Ma  sono diverse le città del Lazio che non vantano migliori condizioni; preoccupanti i valori di Frosinone e Ceccano 109 sforamenti, Colleferro con 74 e Ciampino con 58. Anche il capoluogo pontino è sotto osservazione con i suoi 35 sfrormanti.

Ora è voluto intervenire anche il consigliere comunale di SI per Latina Maurizio Patarini. E lo ha fatto in maniera concreta con un’interrogazione scritta all’assessore all’Ambiente Fabrizio Cirilli.

Qual è effettivamente la qualità dell’aria di Latina? Purtroppo nessuno sa ancora rispondere a questa domanda; nel capoluogo sono presenti centraline di rilevamento della qualità dell'aria che si integrano in un sistema di rilevazione regionale, atte a conoscere le concentrazioni di inquinanti, ma nessuno sa fornire risposte ed informazioni concrete

“Che fine hanno fatto i rilevamenti della qualità dell'aria che respiriamo in città?” quindi si chiede il consigliere di Si Per Latina.  

“Negli ultimi anni la causa principale dell'inquinamento atmosferico nelle città è attribuibile al traffico veicolare e conoscere i dati, gli eventuali superamenti della soglia limite, imposta dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale, consentirebbe di intraprendere delle iniziative volte a mitigare il fenomeno”.

È necessario quanto mai urgente un intervento concreto in questo senso. “Gli interventi comunemente usati nelle città è la circolazione veicolare a targhe alterne, ma questo consentirebbe solo un abbassamento temporaneo degli inquinanti, senza risolvere il problema a monte – afferma Patarini -. Con l'introduzione di strumenti volontari come il Piano Urbano della Mobilità, che supera il piano del traffico consentirebbe una valutazione d'intervento a medio e lungo termine, facilitando la risoluzione definitiva del problema degli inquinanti in atmosfera. La città di Latina per la sua conformazione territoriale, permette la sperimentazione di progetti di mobilità sostenibile a  favore della mobilità leggera, pedonale e ciclabile”.

Da qui l’esigenza di chiedere all’assessorato competente qual è la reale situazione del capoluogo; “una relazionare scritta sulla situazione della qualità dell’aria che emerge dai rilevamenti , se ci sono stati dei superamenti delle soglie stabilite dalla normativa, il numero delle stazioni funzionanti e la loro ubicazione”, questa in sintesi l’interrogazione di Patarini.

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