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Terracina: Legambiente illustra i dati dell'analisi sui rifiuti spiaggiati e delle acque

In occasione della conferenza per la campagna “Spiagge e Fondali Puliti 2019" il locale circolo ha anche presentato il vademecum per l'attuazione della strategia “Plastic free”

Si è svolta anche a Terracina, nel fine settimana del 25 e 26 maggio la campagna di Legambiente “Spiagge e Fondali Puliti” all’interno del programma internazionale Clean Up the Med. L’appuntamento, organizzato dal locale Circolo Legambiente in collaborazione con la rete Plastic Free Beaches Terracina, patrocinato dal Comune di Terracina, con la Capitaneria di Porto Guardia Costiera e Anmi –Associazione Nazionale Marinai d’Italia si è articolato in due eventi di pulizia, il plogging “corri pulito a Terracina” ed una raccolta con il patrocinio di Let’s Clean Europe che si sono svolti sabato 25 maggio ed una conferenza domenica 26 maggio dal titolo “Un mare pulito e senza plastica”. 

Il Circolo Legambiente di Terracina “Pisco Montano” ha presentato, a cura della presidente del Anna Giannetti, il nuovo vademecum nazionale per una Strategia Plastic Free, elaborato da Legambiente nazionale e da Chimica Verde Bionet anche sulla base dei preziosi input del Circolo e della Rete Plastic Free Beaches Terracina. A seguire sono stati presentati, a cura del vicepresidente e responsabile scientifico Gabriele Subiaco, i risultati ufficiali dell’indagine “Beach Litter 2019” sui rifiuti spiaggiati effettuata lo scorso 6 aprile sulla spiaggia di Levante di Terracina, entrata per la quarta volta nell’indagine “Beach Litter ” come uno dei 5 siti del Lazio sottoposto a classificazione e monitoraggio. L’indagine è stata effettuata su un’area di 5000 metri quadri sempre dai volontari del Circolo Legambiente, coadiuvati dai ragazzi della IIIA dell’indirizzo chimico dell’ITS A. Bianchini. Sono stati raccolti e classificati ben 1466 rifiuti con una media di 29,3 rifiuti ogni 100 metri quadri in linea con la media del 2018 sempre sulla stessa spiaggia (29 rifiuti ogni 100 metri quadri) a fronte di una densità media nazionale che quest’anno è di 57 rifiuti ogni 100 metri quadri. Oltre l’82% dei rifiuti classificati è plastica, seguita da metallo (5%), carta e cartone (5%) e legno (2,66%). “Di questi rifiuti - spiega il Circolo di Legambiente - ben 1198 (81,72%) sono ascrivibili a cattiva gestione dei rifiuti urbani, 213 (14,53%) a mancata depurazione e 55 (3,75%) ad attività produttive come pesca e acquacoltura”. 

La professoressa Angela Fruggiero, coadiuvata dalle alunne Claudia Rizzi, Maria Celani e Ilaria Bottiglia del IIIA dell’indirizzo chimico dell’ITS A. Bianchini, ha poi presentato i risultati dei campionamenti e delle analisi microbiologiche delle acque del territorio frutto dell’importante progetto di Alternanza Scuola Lavoro finanziato dal Miur dal titolo “Da Goletta Verde alle Sentinelle del mare”. Sette i punti di prelievo individuati: Ponte Maggiore - confluenza tra Ufente-Amaseno-Lungolinea Pio VI, Porto Badino - confluenza tra canale Mortacino-Portatore-Fosso La Cavata, Foce del Portatore a Porto badino, Foce del Fiume Sisto, Terracina Ponte Rosso –confluenza tra canale Pio VI e canale Mortacino, Terracina Ponte del Salvatore, Terracina Ponte della Passerella (zona Mercato), Foce del canale di navigazione (porto di Terracina). Oltre all’analisi di alcuni parametri chimico-fisici e nutrienti specifici (nitrati, fosfati, azoto ammoniacale), è stata valutata la presenza di escherichia coli e Enterococchi che sono attualmente ritenuti i più validi indicatori di contaminazione fecale e che, meglio di altri, possono segnalare la eventuale presenza di patogeni (es. salmonella) e sono indice di presenza di acque reflue e scarichi fognari. “Premesso che i risultati vanno consolidati con un maggior numero di campionamenti e misure in modo da renderli più stabili ed affidabili, la situazione, valutata in base ai limiti di legge attualmente applicati per le acque marine di balneazione e per le acque superficiali (fiumi, laghi, canali) risulta in linea con i valori misurati lo scorso anno e non rileva la presenza di inquinamento per i tre punti di campionamento relativi alle acque marine (Foce del Portatore a Porto badino, Foce del Fiume Sisto, Foce del canale di navigazione -porto di Terracina) con valori tutti entro la norma, anche se si segnala un valore (430 ufc/100ml) vicino al limite (500 ufc/100ml) per escherichia coli nel punto di campionamento relativo al Porto di Terracina. Per quanto riguarda i punti di campionamento relativi ai fiumi e ai canali (Ponte Maggiore- confluenza tra Ufente-Amaseno-Lungolinea Pio VI, Porto Badino-confluenza tra canale Mortacino-Portatore-Fosso La Cavata, Terracina Ponte Rosso –confluenza tra canale Pio VI e canale Mortacino, Terracina Ponte del Salvatore, Terracina Ponte della Passerella -zona Mercato) la qualità delle acque va da buona a sufficiente con valori alti (seppur entro la soglia della sufficienza) della concentrazione di escherichia coli al Ponte del Salvatore (1230 ufc/100 ml) e al Ponte della Passerella (3390 ufc/100 ml)”.

Annalaura Rossi, socia fondatrice e consigliera del Circolo Legambiente “Pisco Montano”, ha presentato poi i risultati del progetto di tesi di laurea magistrale svolto nell’ambito di una Convenzione di tirocinio del Circolo Legambiente Terracina con la prestigiosa Università di Siena, all’interno del Corso di Laurea su Sostenibilità Ambientale ed Ecotossicologia dal titolo “Quantificazione e Caratterizzazione del Marine Litter e delle Microplastiche in Specie Ittiche nel Golfo di Terracina”, tesi sviluppata all’interno del progetto Fishing for Litter Terracina. “Le conclusioni dell’importante studio hanno permesso di stabilire che: gli scarichi urbani provenienti dai canali di bonifica e le attività ricreative sulla costa rappresentano le fonti principali di Marine Litter presente su tutte le spiagge della nostra città, con più dell’85% di rifiuti in plastica. Inoltre, su molte delle spiagge indagate è stata rilevata la presenza di microplastiche con prevalenza di frammenti, in particolare di polipropilene (PP) e polistirene (PS) con una densità variabile tra 0 e 27 MP/m2. Durante tutte le uscite in mare aperto con i pescherecci è stato ritrovato Sea Floor Litter nelle reti a strascico, con più dell’80% di plastica e in minor misura tessuti, e con una grande preponderanza di rifiuti da attività di pesca e acquacoltura. In tutte le specie ittiche analizzate è stata evidenziata la presenza di microplastiche, principalmente fibre. In media sono state trovate 1-2 MP per individuo analizzato”. 

“L’emergenza dell’inquinamento da rifiuti in mare ha assunto proporzioni allarmanti a livello globale. Un problema che riguarda da vicino anche il nostro ‘piccolo’ Mar Mediterraneo. Un mare che costituisce meno dell’1% della superficie di mari e oceani del Pianeta e, nonostante sia uno dei 25 hot spot della biodiversità mondiale, è anche la sesta area di accumulo dei rifiuti al mondo. Sono tante le iniziative portate avanti dal nostro Circolo sul tema dei rifiuti in mare e sulle spiagge negli ultimi tre anni, tutte in collaborazione con il Corpo della Guardia Costiera, Balneari, Pescatori, Scuole e Università, risultati che hanno portato Terracina ad essere inserita tra i comuni Plastic Free del Ministero dell’Ambiente, proprio grazie al lavoro della rete Plastic Free Beaches Terracina creata da Legambiente e dal SIB e a diventare uno dei siti di attuazione per il Fishing for Litter che ha contribuito al nuovo DDL Salvamare. Tre anni di studio, lavoro, campagne di sensibilizzazione e di educazione, progetti di grande prestigio nazionale e internazionale che hanno portato anche alla definizione di una bozza di delibera plastic free già validata con molte categorie nella rete Plastic Free Beaches e inviata mesi fa al Comune di Terracina e ad un importante Vademecum nazionale per l’adozione nei Comuni e negli enti locali della Strategia Plastic Free. Ecco, di fronte a tutto questo, è davvero profonda la nostra delusione per la nostra Amministrazione che ha recentemente annunciato pubblicamente che su questo tema non adotterà per ora provvedimenti che a loro giudizio potrebbero essere affrettati” ha dichiarato Gabriele Subiaco.

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