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Acqualatina, verso il rinnovo del Cda. Il duro affondo di Maietta

Il deputato di Fratelli d'Italia alla vigilia di un passaggio delicato come il rinnovo del Cda di Acqualatina puntando su "una rosa di nomi tecnici validi tra cui scegliere. Non trasformiamo la società in una sorta di 'Acquafondi'"

Si gioca domani, giovedì 14 maggio, un’altra partita importante per il futuro dell’amministrazione Di Giorgi, dopo il Consiglio comunale andato in scena ieri che ha messo in evidenza una frattura sempre più profonda all’interno della maggioranza.

E alla vigilia delle votazioni per il rinnovo del Cda di Acqualatina a parlare è il deputato di Fratelli d’Italia Pasquale Maietta che non le manda a dire ai suoi avversari, il Partito Democratico e ora anche Forza Italia.

“Ho inteso intervenire sulla vicenda relativa al rinnovo del Cda di Acqualatina Spa poiché ritengo che la governance di una società a prevalente capitale pubblico, che opera in un settore strategico per l’intera comunità del nostro territorio, rappresenti una priorità per coloro che hanno la rappresentanza politica dei cittadini - scrive Maietta in una lunga nota -.

Nella fattispecie è necessario che un passaggio delicato come il rinnovo del Cda della società mista debba avvenire con le dovute garanzie di trasparenza affinché si arrivi ad una definizione della presidenza e della nuova dirigenza della società rappresentativa dell’intero territorio. Non si spiega, del resto, per quale motivo la presidenza del Cda stesso debba continuare ad avere una connotazione prettamente “fondana”, come è avvenuto in questi anni dapprima con il senatore Fazzone ed oggi con la carica ricoperta dal suo legale di fiducia, l’avvocato Addessi, già ricandidato a proseguire nel suo incarico, altrimenti da far trasformare la società che gestisce il ciclo idrico in una sorta di “Acquafondi Spa”, mentre sarebbe auspicabile una presidenza affidata ad un rappresentante della città di Latina”.

Poi si rivolge al Partito Democratico. “Devo anche rilevare la mia delusione per la presa di posizione del senatore Claudio Moscardelli, da cui mi sarei aspettato un’azione tesa alla salvaguardia della gestione pubblica della società, tenendo presente le istanze che arrivano dal territorio e dai singoli comuni. La sua condotta, invece, non fa altro che agevolare una strada che va nella direzione di un rinnovo del CDA di Acqualatina Spa privo di trasparenza e legato a logiche che nulla hanno a che fare con la condivisione degli interessi pubblici.

Quando cioè la strategia in atto, che ha già visto la caduta del Comune di Terracina, porterà anche alla caduta del Comune di Cisterna o di Latina, si sarà chiuso un quadro che porterà a nominare un Cda non espressione della reale rappresentanza dei cittadini ma in rappresentanza fondana e di Moscardelli stesso”.

Non si possono prendere in giro i cittadini annunciando un bando di evidenza pubblica per la scelta del nuovo Cda, quando invece l’unico obiettivo è chiaramente quello di far rinviare l’assemblea di domani per poi giungere ad una successiva votazione quando saranno stati fatti scientificamente cadere, dopo Terracina, altri Comuni a cominciare da Latina - prosegue Maietta -.

Nel sottolineare che la mia presa di posizione intende essere quanto mai lontana da una corsa alle poltrone e a logiche spartitorie consumate lontano da criteri di trasparenza, ritengo utile e indispensabile proporre all’attenzione di tutte le parti interessate la condivisione nella nomina dei membri del nuovo Cda di Acqualatina Spa fatto di figure tecniche appunto condivise, garantendo che la presidenza sia a sua volta espressione delle varie componenti politiche interessate e al contempo rappresenti la città di Latina quale centro più importante dell’Ato4.

Questa soluzione condivisa mi sarei aspettato fosse arrivata anche dal senatore Claudio Moscardelli, che invito quindi a sostenere questa comune battaglia in una comune posizione che sia realmente al solo servizio dell’interesse dei cittadini, secondo un percorso di chiarezza e trasparenza che preveda una rosa di nomi tecnici validi in cui poter scegliere insieme.

Quello che deve prevalere, in particolare in questo momento, è la buona politica fatta di trasparenza e nell’interesse della comunità e stigmatizzo sin da ora comportamenti che potrebbero portare al non svolgimento dell’assemblea di Acqualatina SpA, attraverso pretestuose motivazioni di rinvio finalizzate a far votare il rinnovo del Cda quando altre amministrazioni comunali saranno state fatte cadere. Sarebbe - conclude - un atto di assoluta gravità che andremmo a porre all’attenzione di tutte le istituzioni preposte ad ogni livello”.          

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