Aumento dell’addizionale Irpef, Di Giorgi: “Pesano i tagli del Governo”

“La misura della tassazione che il Comune è costretto ad applicare dipende da ciò che viene imposto dal Governo centrale o dalla Regione”.
Con queste parole il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, commenta la discussione in Consiglio comunale che nella seduta di ieri ha approvato l’aumento dell’addizionale Irpef fissandolo allo 0,8% - il massimo consentito -.

“I conti del Comune di Latina presentano le ben note difficoltà che sono uguali a tutti i Comuni italiani, dovute ai tagli imposti dal Governo centrale per il contenimento della spesa pubblica - ha commentato Di Giorgi -. L’ho detto e lo ribadisco: il Governo ha ormai ridotto i Comuni a “gabellieri di Stato”, scaricando sull’ente locale l’imposizione fiscale e costringendo sindaci e amministratori ad aumentare la tassazione nei riguardi dei cittadini.

Queste difficoltà – continua il sindaco – sono uguali per tutti i Comuni d’Italia, a prescindere dal colore della maggioranza che è alla guida delle città, come è stato più volte rilevato da tutti i sindaci in sede di confronto all’Anci nazionale.

Solo l’opposizione in Consiglio a Latina non vuole recepire questo messaggio, rinunciando al confronto su questa tematica che non concerne semplici poste di bilancio ma riguarda una visione molto più ampia del ruolo dei Comuni e del rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione. Deve essere chiaro che la misura della tassazione che il Comune è costretto ad applicare dipende da ciò che viene imposto dal Governo centrale o, come accade ad esempio per il Pef della Latina Ambiente, dalla Regione che ha aumentato le tariffe sui rifiuti costringendo il Comune a fare altrettanto.

Una situazione insostenibile, che è giunta ad un punto limite nonostante i nostri sforzi siano mirati a garantire il livello dei servizi ai cittadini stante i minori trasferimenti dal Governo e i vincoli del Patto di stabilità”.