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Comune, Sarubbo all’attacco: “Di Giorgi ha fallito. Si dimetta”

A meno di due anni dall'insediamento il consigliere Pd fa un bilancio dell'amministrazione: "La sfida del fare ha già fallito, Di Giorgi si dimetta"

Meno di 24 mesi dal suo insediamento e per il Pd è già tempo di tirare un bilancio dell’amministrazione Di Giorgi. “La sfida del fare è fallita” taglia corto il consigliere comunale, Omar Sarubbo, che tuona: “Di Giorgi dovrebbe dimettersi”.

Con queste parole Sarubbo spiega in sintesi quello che secondo il Partito Democratico è “il programma di promesse che sono rimaste sulla carta nella peggiore delle tradizioni politiche della prima repubblica” con cui meno di due anni fa il sindaco si è presentato alla città.

“Il Sindaco ha chiesto e ottenuto i voti su un programma del quale, a oggi, ha realizzato poco o nulla “ continua il consigliere comunale del Pd che poi fa riferimento all’“adozione di un nuovo piano regolatore generale, nuovo conservatorio, M.E.L.A. park, nuovo stadio comunale e realizzazione cittadella dello sport, impiantistica per gli sport minori, riqualificazione borghi e periferie, delocalizzazione del carcere, creazione parco archeologico, riattivazione Terme di Fogliano, miglioramento del SUAP, superamento della discarica, aumento sensibile della raccolta differenziata, riduzione costo delle mense scolastiche. Sono solo alcune delle incompiute di questa amministrazione”.

“La realtà è purtroppo ben altra e, aldilà del libro dei sogni di Di Giorgi, i cittadini e le imprese sono lasciati soli al cospetto di una crisi economica crudele che non fa sconti a nessuno. Delle grandi opere promesse non si vede neppure l’ombra. La Dogre, la Latina Ambiente e Acqualatina fanno il loro comodo, tartassano gli operatori economici e i cittadini; e il Comune assiste passivamente. Urbania è “scappata” con il bottino dei  parcheggi a pagamento, il cimitero che è stato dato in gestione ci costa ancora più di 500 mila euro l’anno, la metro non si farà mai ma ci costerà comunque milioni di euro, la riqualificazione della marina è un miraggio, le scuole sono strutturalmente insicure, le politiche del welfare ridotte all’osso”.

“Tutto questo è stato causato dai guai politici permanenti che questa maggioranza litigiosa si trova quotidianamente a dover risolvere ponendo i problemi delle persone in secondo piano – ha spiegato Sarubbo -. A inizio consiliatura abbiamo dovuto assistere all’impasse di una maggioranza in preda a una guerra interna per la spartizione delle poltrone che si è conclusa con “il parto di un topolino” ovvero una giunta balneare di tecnici durata solo qualche mese. Mentre i problemi della città si acuivano la maggioranza era distratta dal “valzer delle poltrone” che portava alla sostituzione degli assessori tecnici con quelli emanati dai partiti. Settori importanti come la cultura furono lasciati senza assessorato per far posto a ben due assessori all’urbanistica. Siamo arrivati dunque a inizio di quest’anno con la nascita di Fratelli d’Italia e la spaccatura all’interno della maggioranza. Tutto questo ha comportato il blocco dell’attività amministrativa ed il risultato è che i cittadini non hanno eletto nessun esponente del centrodestra né al parlamento né in consiglio regionale”.

"In queste ore è cominciata la resa dei conti finale tra gli esponenti dei partiti e dei movimenti che sostengono Di Giorgi. Le energie del sindaco sono concentrate a riprogrammare l’ennesimo rimpasto di Giunta e intanto Latina affoga nei suoi problemi. Se Di Giorgi ha un po’ di amor proprio  - conclude Sarubbo - e un po’ di rispetto per la sua città, ammetta il fallimento, si dimetta e riconsegni ai cittadini le chiavi della città con le quali aprire le porte di un nuovo futuro. Sarebbe molto più dignitoso di questo teatrino della “vecchia politica” della quale non se ne può più".

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