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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Comune, indagini sugli appalti alle coop: le parole di De Marchis

Il consigliere del Pd interviene dopo la notizia della nuova indagine che coinvolge il Comune: “L’inchiesta della Procura conferma le nostre critiche. Aspetti e procedure attenzionati da tempo nelle competenti commissioni”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

“L’indagine della Procura di Latina sulla gestione della raccolta dei rifiuti e sul verde pubblico apre un filone giudiziario su aspetti e procedure “attenzionati” da molto tempo in ambito politico e amministrativo”.

Il giorno dopo la notizia dell’apertura di una nuova inchiesta sugli appalti alle coop che coinvolge il Comune capoluogo, il consigliere del Partito democratico Giorgio De Marchis interviene sottolineando la ferma opposizione espressa dal Pd rispetto ad un servizio, quello di pulizia intorno ai cassonetti, rivelatosi molto costoso e poco efficace. 

“Appena un anno fa - ricorda De Marchis - il gruppo consiliare del Partito democratico, all’interno di una battaglia durissima contro l’approvazione del Piano Economico Finanziario del settore Rifiuti, sosteneva la necessità di eliminare il servizio di riassetto dei cassonetti che si era dimostrato eccessivamente oneroso e inefficiente.

La maggioranza fece quadrato respingendo l’emendamento del Pd e procedendo convintamente sulla strada del mantenimento del servizio. La dura opposizione del Partito democratico, che sollevò anche profili di illegittimità dell’atto, costrinse la maggioranza a rinviare più volte sia la discussione che l’approvazione del Piano Economico Finanziario. Oggi – osserva De Marchis - possiamo sostenere che se fosse stato approvato l’emendamento del Pd la gara d’appalto al centro dall’inchiesta aperta dalla Procura non ci sarebbe mai stata e molto probabilmente le modalità di mantenimento del decoro intorno ai cassonetti sarebbero state meno costose e più efficienti”.

Sulla stessa falsa riga il Pd si è mosso nel tempo per contestare le modalità di gestione dell’affidamento del servizio di taglio dell’erba e mantenimento del verde pubblico. “In commissione Trasparenza – afferma De Marchis - abbiamo rilevato più volte che il servizio così come gestito era al limite della legalità, ribadendo tuttavia la necessità di operare attraverso procedure d’appalto più trasparenti che, seppur non imposte dalla legge, rappresentavano una scelta di opportunità politica da seguire vista anche l’entità delle somme appaltate quasi sempre superiore a un milione di euro.

Aspettiamo l’evoluzione dell’inchiesta della Procura – conclude il consigliere democratico - per verificare se quanto da noi denunciato in sede politica e amministrativa troverà conferma anche dal punto di vista della violazione del codice penale".

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