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Le conseguenze dell'inchiesta / Terracina

Arresti in Comune a Terracina, il Pd alla sindaca ai domiciliari: “Tintari si dimetta”

La nota del Partito Democratico: “Auspichiamo che i consiglieri comunali facciano altrettanto. Diversamente dovrebbero spiegare ai cittadini tutti e ai loro elettori come e in che modo hanno intenzione di andare avanti”

“Sommessamente ricordiamo alla sindaca Roberta Tintari che dovrebbe prendere carta e penna e scrivere poche ma chiarissime parole di commiato, mettere una bella firma e lasciare che la giustizia compia la sua strada in un senso o nell’altro”: sono queste le parole del Pd che a più di 24 ore dall’operazione “Free Beach” che ha travolto il Comune di Terracina facendo finire agli arresti domiciliari anche la sindaca Roberta Tintari, invocano le dimissioni dei rappresentanti dell’Amministrazione. 

“Auspichiamo - si legge in una nota del segretario comunale​​​​​​ Pierpaolo Chiumera e del consigliere comunale ​​​​Armando Cittarelli - che i consiglieri comunali facciano altrettanto rimettendo il mandato nelle mani degli elettori. Diversamente dovrebbero spiegare ai cittadini tutti e ai loro elettori come e in che modo hanno intenzione di andare avanti. E soprattutto con chi. Perché davvero ci risulta indigeribile la benché minima possibilità di proseguire questa legislatura dopo quanto accaduto. Sarebbe un ulteriore schiaffo alla Città, una ferita ancor più profonda di quella inflitta finora”.

“Ci auguriamo - aggiungono dal Partito Democratico di Terracina - che la posizione della sindaca e quella di altri colpiti dai provvedimenti giudiziari venga positivamente chiarita nelle aule giudiziarie ma questo non riguarda la nostra sfera. Nella magistratura e nelle forze dell’ordine nutriamo piena assoluta fiducia e ribadiamo che si è innocenti fino a prova contraria e sono i processi e le sentenze a stabilire le responsabilità penali. Detto ciò, il quadro che emerge dall’indagine ci regala una gestione della cosa pubblica disarmante e desolante. Occorre un reset completo, profondo, che riparta da nuove connessioni con il tessuto sociale ed economico di Terracina”.

“Vent’anni di centrodestra, gli ultimi governati con un mix di più variegate liste civiche - proseguono Chiumera e Cittarelli -. Una somma algebrica più che una formula politica che ha mostrato tutta la sua inadeguatezza. A partire dalla visione urbanistica. Una corsa alla cementificazione selvaggia sotto il vessillo della Legge di rigenerazione urbana accompagnata da delibere effettuare tra il 2018 e il 2019 che consentivano di abbattere per ricostruire in ogni angolo della città. Una decisione scellerata che ha portato a diversi sequestri di cantieri che oggi sono tristissimi scheletri che deturpano ambienti urbani” conlcudono i due esponenti locali del Pd che parlano di ricostruzione. Ricostruzione di “tessuti sociali, l’humus della legalità, una classe dirigente rappresentativa di una città sana e in grado di capire, tradurre e rendere azione programmatica i complessi fenomeni economici e sociali che ci sono davanti. Una strada lunga e non facile ma l’unica, sottolineiamo unica, che deve essere percorsa. Non ce ne sono altre. Le altre sono scorciatoie già praticate e i risultati sono davanti gli occhi di tutti”.


 

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