Aumento Tari, dato record a Latina. Tuona ancora il Pd: “Fallimento certificato”
Dal Partito Democratico commentano i dati del report dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. “Misure correttive necessarie”; arriva la mozione consiliare
Un “fallimento certificato”: con queste parole dal Partito Democratico commentano i dati dell’annuale indagine dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva - anticipato dal Sole 24 Ore - relativo alla tassa sui rifiuti in Italia mettendo a confronto i dati relativi all’anno 2023 dei capoluoghi di provincia del Paese. Un report che restituisce un’immagine non edificante della città di Latina che risulta essere il capoluogo dove si paga di più nel Lazio (460 euro per una famiglia) e nella top ten dei più cari in tutta Italia, con un aumento record del 31,2%, seppure in un contesto di aumento generalizzato della Tari in Italia. “Un risultato negativo che non lascia spazio a interpretazioni” commentano Omar Sarubbo, Valeria Campagna, Daniela Fiore, Leonardo Majocchi.
“È per porre rimedio a questa indegna situazione che abbiamo deciso, come Pd Latina, di presentare una mozione consiliare contenente misure correttive. Nella mozione chiediamo di: produrre una rateizzazione straordinaria della Tari per la rata a conguaglio così da attenuare il disagio generato dagli aumenti della bolletta; stanziare in bilancio 2 milioni di euro per l’esenzione totale o parziale delle fasce di reddito Isee più basse; attivarsi immediatamente per programmare le attività di raccolta differenziata anche nel centro cittadino e nelle altre zone della città ancora non coperte da tale servizio. Parliamo – concludono dal Pd – di interventi necessari che andrebbero ad alleggerire quella che è, a tutti gli effetti, una situazione di enorme disagio per l'intera città”.