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Studenti in divisa per l’incontro con il ministro Valditara: polemica per i “balilla” della Lega

Polemica che colpisce anche il sottosegretario pontino Durigon. Dure critiche di Cgil e Sinistra Italiana per la partecipazione delle scolaresche al convegno promosso da Giovanna Miele. La replica della Lega

“Una scena grottesca. Un riadattamento leghista dei balilla del secolo scorso”: così la Cgil che interviene nella polemica esplosa in questi giorni dopo l’incontro a Latina con il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Un evento, dal titolo “PNRR: PIANO SCUOLA 4.0, Ambienti di Apprendimento Innovativi”, voluto dalla deputata Giovanna Miele e dal sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Claudio Durigon e che ha visto la partecipazione anche di alcuni istituti del territorio con alunni che in divisa scolastica hanno cantato l’inno nazionale con la mano sul cuore. Un’immagine che negli ultimi giorni è stata pubblicata anche da diverse testate nazionali. 

La polemica sui “balilla” della Lega

“Una scena grottesca – commentano dalla Cgil di Roma e del Lazio e Cgil di Frosinone-Latina – non solo per l’inopportunità e la gravità di coinvolgere le scolaresche in un’iniziativa di propaganda di un partito, ma anche per il ruolo che le studentesse e gli studenti hanno dovuto svolgere nel riadattamento leghista dei balilla del secolo scorso. Una fase storica del nostro Paese da cui, evidentemente, Durigon, massimo esponente della Lega in provincia di Latina, fatica a separarsi. Del resto non è neanche passato troppo tempo da quando, nel 2021 in un comizio pubblico, propose di re-intitolare ad Arnaldo Mussolini il parco comunale Falcone e Borsellino”. Il riferimento è al caso esploso proprio nell’estate del 2021 in seguito alle parole pronunciate da Durigon dal palco allestito per un comizio di Matteo Salvini e che avevano poi portato alle sue dimissioni da sottosegretario all'Economia. 

“Durigon faccia un passo indietro”

“È bene che – prosegue la nota della Cgil -, come avvenuto in passato, Durigon faccia un passo indietro perché ci pare chiaro che la lezione del 2021 non sia stata recepita e che continui a dare prova di non essere degno di ricoprire incarichi istituzionali. Dal ministro Valditara, testimone e protagonista del convegno, piuttosto che proposte anacronistiche e pericolose sugli stipendi differenziati dei docenti, che non fanno altro che dividere e aumentare i contrasti in un settore già martoriato da scelte scellerate, ci aspettiamo invece un pronto chiarimento su questo disdicevole episodio, anche alla luce della richiesta di ascolto da parte della Rete degli studenti medi di Latina, disattesa dal ministro, in merito alla fatiscenza degli edifici scolastici e al problema della continuità didattica”. 

“Valditara e Durigon imparino a rispettare le Istituzioni”

“Il ministro Valditara può partecipare a qualunque iniziativa politica del suo attuale partito, ma eviti di coinvolgere in kermesse politiche il mondo della scuola, gli studenti e gli insegnanti” rincara il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. “Quello che è avvenuto a Latina a un’iniziativa elettorale della Lega, con la presenza di alcune scolaresche, e con canti annessi, non deve più ripetersi. Capisco che il sottosegretario Durigon abbia nostalgia di balilla e figli della Lupa ma, per fortuna, non è più quel tempo. L’ufficio scolastico regionale verifichi quanto accaduto e assuma i provvedimenti necessari nei confronti dei dirigenti scolastici e/o professori che hanno consentito quella sceneggiata. Sarebbe ora che il ministro Valditara e il sottosegretario Durigon imparassero il rispetto delle Istituzioni”.

L'interrogazione di Zaratti

Sul caso è stata presentata un'interrogazione dal deputato Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in commissione Affari costituzionali con cui "chiede provvedimenti disciplinari nei confronti dei dirigenti scolastici e dei docenti che hanno coinvolto in una iniziativa di partito i loro studenti". “Mano destra sul cuore e fazzoletto verde al collo, come hanno riportato le cronache giornalistiche, gli studenti hanno salutato le autorità in una un’atmosfera d’altri tempi e in una chiara liturgia di partito. Ricordo che il Piano scuola 4.0 oggetto dell’evento - un investimento di 2,1 miliardi di euro - è teso alla trasformazione delle classi tradizionali in ambienti innovativi, realizzando ambienti di apprendimento ibridi che possano fondere le potenzialità educative e didattiche degli spazi fisici concepiti in modo innovativo e degli ambienti digitali. Proprio distante dalle modalità usate nell’evento in questione, oltre che sideralmente lontano dalla proposta dello stesso ministro Valditara di ripristinare 'gabbie salariali' tra il personale scolastico su cui chiedo conferme nella stessa interrogazione”, ha concluso Zaratti.

La Lega respinge le accuse

Accuse che dalla Lega vengono rispedite al mittente. Come fa la deputata pontina Giovanna Miele. “Le reazioni scomposte di sinistra e sindacati denotano totale malafede. Un'iniziativa dove non c'è stato un appello al voto, dove non ha parlato alcun candidato, ma si sono messe in risalto le potenzialità e il lavoro svolto dagli istituti del capoluogo. Le scolaresche, impegnate nel coro di benvenuto riservato al ministro dell’Istruzione e la cui ‘divisa’ era una maglia con il nome della scuola, erano presenti in rappresentanza degli istituti che a Latina e provincia si sono resi protagonisti per le iniziative che hanno realizzato grazie all’impegno del loro gruppo docenti e dirigenti. Una iniziativa - aggiunge Miele -, lo ricordiamo ai mistificatori di sinistra, che con orgoglio ho organizzato come parlamentare della Repubblica e componente della commissione Istruzione, e alla quale ho ritenuto opportuno invitare il ministro Giuseppe Valditara e il sottosegretario Claudio Durigon. Nel convegno nessun riferimento è stato fatto alla politica né tanto meno alle prossime consultazioni elettorali regionali né tantomeno alcun candidato ha preso parola o è intervenuto durante i lavori”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Pina Cochi, coordinatore comunale della Lega Latina. “L'incontro è stato centrato completamente ed esclusivamente sui temi della scuola e del futuro della didattica e nulla ha avuto a che fare con la campagna elettorale. Non possiamo tacere e non siamo disposti ad accettare ricostruzioni totalmente prive di ogni fondamento della sinistra e della Cgil che si presta alla politica per fare demagogia - ha detto -. Finalmente l'istruzione è tornata centrale nell'agenda politica del Governo italiano. Lavoriamo insieme sul Pnrr, affrontiamo le nuove sfide e sosteniamo le nuove generazioni per accompagnarle verso la costruzione del loro futuro, non certo per educarle ai periodi bui della storia d'Italia. Solidarietà alle alunne, agli alunni, alle loro famiglie e al corpo docente che si vuole loro malgrado coinvolgere in una sterile polemica prodotta da chi purtroppo lavora ancora per alimentare le divisioni, affinché non cambi nulla anche nella scuola” conclude Cochi. 

Coletta: “Una questione di etica, opportunità e rispetto”

Sul caso è intervenuto anche l’ex sindaco di Latina Damiano Coletta. “Credo che, soprattutto in ambito istituzionale, debba esserci un'etica di comportamento che sappia riconoscere il confine tra l'opportunità e la non opportunità - ha detto l’ex primo cittadino -. Se il ministro dell’Istruzione, che dovrebbe rappresentare tutti noi indipendentemente dallo schieramento politico di appartenenza, partecipa ad un evento pubblico a Latina e sulla locandina compare il logo della Lega, quell'evento non è più istituzionale. È un evento di propaganda politica. E non può, non deve, essere opportuno che partecipino i ragazzi e le ragazze delle scuole. In un Paese normale non può e non deve essere così. È una questione di etica, è una questione di opportunità, è una questione di rispetto per tutti/e i cittadini/e. Se tutto questo ci sembra ‘normale’ - ha chiosato Coletta -, probabilmente questa normalità sta diventando pericolosa e preoccupante. E ancora una volta, finiamo sulle testate nazionali per vicende incresciose”.

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