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Ecco la barriera acchiapparifiuti sul fiume Garigliano, l’inaugurazione a Minturno

E' la terza posizionata sui fiumi del Lazio. Assessora Onorati: “Avrà il compito di impedire che rifiuti plastici e inerti raggiungano il mare e si trasformino in microplastiche dannose per ambiente e uomo”

E’ stata inaugurata questa mattina a Minturno la barriera acchiapparifiuti sul fiume Garigliano, al confine con la Campania, la terza posizionata sui fiumi del Lazio, dopo quelle su Tevere e Aniene.

“Dal 2019 l’Ufficio di scopo Piccoli Comuni e Contratti di Fiume della Regione Lazio, nell’ambito delle azioni intraprese per i Contratti di Fiume, ha deciso di installare le barriere di raccolta dei rifiuti galleggianti per intercettare i rifiuti sui fiumi prima che arrivino in mare, specialmente quelli di materiale plastico che generano microplastiche estremamente dannose per gli ecosistemi” spiegano dalla Regione.

Le barriere galleggianti permettono di fermare le plastiche ed altri rifiuti galleggianti, convogliandoli in un’area a ridosso della sponda del fiume. I rifiuti stoccati in contenitori idonei saranno successivamente trasportati, in conformità al d.lgs. 152/2006 da trasportatori iscritti ad apposito Albo dei Gestori Ambientali, ad un impianto per la pesatura e, a seguito di una ulteriore suddivisone del materiale per frazione individuata, ad un impianto per la selezione e il successivo riciclo o smaltimento.

“Già attiva, sarà in funzione in via sperimentale per tre mesi e avrà il compito di impedire che rifiuti plastici e inerti raggiungano il mare e si trasformino in microplastiche dannose per l’ambiente e per l’uomo - ha spiegato l’assessora regionale all’Agricoltura, Foreste, Promozione della filiera e della cultura del cibo, Pari opportunità Enrica Onorati -. Una bella giornata partecipata con Cristiana Avenali, responsabile del nostro ufficio di scopo piccoli Comuni e Contratti di fiume, Carmela Cassetta, presidentessa del Parco Riviera Di Ulisse, Elisa Venturo, vicesindaca del Comune di Minturno, Maurizio Gubbiotti, coordinatore Federparchi Lazio, Eduardo Zonfrillo, Presidente del Circolo Legambiente Sud Pontino”.

“Finora la Giunta  - aggiungono dalla Regione - ha speso oltre 530mila euro per interventi di questo tipo e inserito nella prossima programmazione europea tre milioni di euro per posizionare barriere acchiapparifiuti nei Fiumi e nei Laghi della Regione Lazio, proprio al fine di rendere più pulite le loro acque, preservando la natura e la biodiversità anche nelle aree urbane, con un impatto significativo a livello di inquinamento ambientale”.

Facendo un bilancio, aggiungono ancora dall’ente regionale, “dal 2019 ad oggi sono stati raccolte 10,5 tonnellate di rifiuti costituiti per il 25% da imballaggi in plastica e per il 75% da varie tipologie di materiali, la cosiddetta “frazione estranea”, che comprende tutto ciò che non è imballaggio in plastica fra cui oggetti in plastica come giocattoli, caschi, seggiolini auto, ecc., materiale organico, oggetti di varia natura come cuscini, scarpe, borse  e da stracci, corde, oggetti in vetro, alluminio e acciaio. Nello specifico il 14% è costituito da bottiglie in pet, ed il restante da contenitori in polistirolo, da flaconi, da film e da altri contenitori in plastica. Sono stati recuperate più di 1.200 kg di bottiglie cioè più di 30 mila bottiglie, oltre a 1,5 tonnellate circa di taniche di ferro, pneumatici, frigoriferi, bombole GPL, scaldabagni, caschi, materassi, tavoli da ping pong, lavatrici”.

 
 

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